Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliLa Fondazione Collegio San Carlo è erede dell’antico Collegio dei Nobili di Modena, fondato nel 1626. Nei secoli la Congregazione che guidava il Collegio ha trasformato e ingrandito il palazzo nel centro di Modena sede della Fondazione e l’annessa Chiesa di San Carlo. Entrambi d’epoca barocca, custodiscono un archivio e un ricco patrimonio artistico frutto di secoli di donazioni. Tale patrimonio è tutelato e valorizzato dalla Fondazione. La chiesa, la sala di rappresentanza al piano nobile del palazzo e il teatro interno ospitano iniziative culturali, convegni e mostre che affiancano l’attività didattica. Ne parla il presidente Giuliano Albarani.
Quali sono le attività della Fondazione San Carlo?
Abbiamo il Collegio universitario; la Scuola di Alti Studi che rilascia titoli post laurea e di dottorato. Entrambi rimandano alla funzione formativa con cui è nata l’istituzione nel 1626. Poi vi sono il Centro culturale, che organizza le attività di alta divulgazione come le conferenze, il Centro studi religiosi e la Biblioteca per gli studenti del Collegio e della Scuola di alti studi, che è una biblioteca specializzata in scienze umane di rilievo nazionale.
Chi sono i vostri studenti?
Gli studenti della Scuola di alti studi che da noi compiono percorsi di perfezionamento post laurea afferiscono all’ambito delle scienze umane, in particolare delle scienze filosofiche. Gli studenti del Collegio, invece, sono studenti universitari che frequentano i rispettivi corsi di laurea di primo o di secondo livello presso l’ateneo di Modena e Reggio Emilia (Unimore) e che da noi integrano la formazione curricolare con una formazione specifica (individuale o di gruppo) riconosciuta dal Miur. Il nostro Collegio è inserito nel ristretto novero dei collegi di eccellenza italiani (15 in tutto).
Vi sono sbocchi professionali?
I nostri studenti sono molto richiesti dalle imprese del territorio per la loro capacità di lavorare in squadra e per le elevate competenze tecnico-scientifiche. Molti laureati in ambito ingegneristico lavorano nel campo della meccanica e dell’automotive, dell’elettronica e dell’informatica. I laureati in ambito giuridico e socio-economico trovano impiego come consulenti legali, economici o comunicativi sia di studi professionali sia di grande imprese. I laureati nelle discipline mediche e nelle scienze della vita non hanno difficoltà a inserirsi nel sistema sanitario nazionale, nelle aziende chimico-farmaceutiche o nelle farmacie del territorio. Esiste un valore aggiunto derivante dal frequentare un collegio di merito come il nostro: l’ultima rilevazione in materia testimonia un più 15% ca a livello nazionale in termini di occupazione post laurea.
Sapete già come festeggerete i 400 anni nel 2026?
In vista del quarto centenario abbiamo inaugurato una nuova sezione di attività, il Laboratorio 2026, un contenitore per tutte le sperimentazioni da testare oggi perché possano diventare un segmento di attività ordinaria domani. Tali sperimentazioni hanno come filo conduttore la valorizzazione del patrimonio architettonico, artistico e documentale della Fondazione. Al Laboratorio 2026 è affidata anche la ridefinizione dell’immagine grafica del San Carlo.
Un dipinto nella sala dei cardinali nel Collegio dei Nobili a Modena
La sala dei cardinali nel Collegio dei Nobili a Modena
Altri articoli dell'autore
Nella città della Ghirlandina, promossa anche da un flusso turistico in aumento, fervono i cantieri per trasformare edifici storici in sedi culturali: in testa la sconfinata Fondazione Ago, ex ospedale del ’700 i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2029. Quel che sembra mancare, però, è una «classe dirigente culturale», in grado di fornire coerenza e consistenza scientifica alle proposte, in rapporto anche all’importante tradizione modenese
Dopo aver guidato l’istituzione per oltre vent'anni e aver coordinato il sito Unesco «Cattedrale, Ghirlandina e Piazza Grande» verrà sostituita da un dirigente regionale
Il fotografo milanese si racconta in occasione di una mostra in corso a Modena: «Ho un po’ di ossessioni, temi che mi trascino dai tempi della scuola: Prima e Seconda guerra mondiale, scritte, macchie sui muri, case con forme particolari, costumi e persone, come suore, preti, carabinieri, clown, giocolieri. M’interessa anche chi inciampa, ex voto, diari e pure chi si macchia con il sugo»
A Ravenna la manifestazione si articola in varie sedi: il MAR, la Biblioteca Classense, l’Accademia Statale di Belle Arti, gli Antichi Chiostri Francescani ecc.



