Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Walter Guadagnini
Leggi i suoi articoliNon poteva che essere Torino la tappa italiana della mostra «Sulla scena del crimine» che si apre il 27 gennaio a Camera-Centro Italiano per la Fotografia, per durare fino al primo maggio (da un’idea di Diane Dufour, è una coproduzione con Le Bal di Parigi, Photographer’s Gallery di Londra e Netherlands Fotomuseum)
La mostra è costituita infatti da 11 casi di studio relativi all’uso della fotografia come prova, storica e giudiziaria, e trova uno dei suoi centri nell’analisi delle vicende relative alla Sacra Sindone, icona torinese tra le più note al mondo, a partire dalle foto di Secondo Pia del 1898.
Assieme a queste, numerose altre immagini raccontano gli intricati rapporti tra la fotografia e la ricerca della verità, dalle immagini utilizzate come testimonianze al processo di Norimberga o nella ricostruzione delle stragi di Koreme nel Kurdistan iracheno, fino alle più recenti visioni relative alla guerra dei droni nel Waziristan e alle rivendicazioni territoriali dei beduini nel deserto del Negev.
Drammatiche, violente, controverse, le fotografie in mostra evidenziano come attraverso l’immagine meccanica si possano costruire, nel senso letterale del termine, prove capaci di imporre determinati punti di vista, di scrivere e riscrivere la storia appoggiandosi contemporaneamente al valore testimoniale e alla presunzione di realtà del mezzo fotografico. Contemporaneamente e fino al 13 marzo, nella project room, si svolge la mostra della fotografa francese Lise Sarfati dal titolo «Oh Man», a cura di Francesco Zanot.
Altri articoli dell'autore
Il 16 maggio 2022 fu inaugurata in Piazza San Carlo la sede subalpina del museo di Intesa Sanpaolo. Più che un progetto una missione culturale e un investimento a 360 gradi: valorizzare, studiare e fare conoscere i nostri grandi autori dal secondo Novecento a inizio nuovo millennio
L’Intelligenza Artificiale ha dominato il 2023, ma milioni di bravi ritoccatori hanno per decenni aiutato dittatori e impostori vari
Nel suo libro l’artista romano offre una lettura fotografica dell’opera dello scultore sardo
Dopo un 2021 ancora di transizione, l’unico dato di vero e indiscutibile rilievo è la valanga di esposizioni dedicate alle donne fotografe, cui ora si aggiungono i quesiti riguardanti i reportage di guerra