Le belle statuine

Al Mic di Faenza 150 ceramiche Lenci della più importante collezione privata

Felice Tosalli, «Caracal», 1938, terraglia, modello 123 (dal 1929), h 14,5 x 41,2 x 25 cm. Collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero
Carla Cerutti |  | Faenza (Ra)

Al tranquillizzante mondo delle ceramiche Lenci, emblema dell’epoca dei «telefoni bianchi», popolato di morbide figurette levigate, animali felici e contadinelli spensierati, bimbi e bimbette paffuti, Madonne e rosei Bambin Gesù è dedicata dal 4 marzo al 3 giugno la mostra «Lenci. La collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero» al Mic di Faenza, a cura di Valerio Terraroli e Claudia Casali, con la collaborazione di Stefania Cretella e Maria Grazia Gargiulo.

Non sono state poche, fino ad oggi, le mostre dedicate alle ceramiche Lenci, ma quest’ultima si avvale di 150 opere selezionate dalla più importante e ricca collezione privata italiana dedicata alla storica manifattura torinese cui si aggiungono, a confronto, una decina di esemplari della Manifattura Essevi, fondata nel 1934 da Sandro Vacchetti, uscito dalla Lenci dove aveva svolto un ruolo centrale come primo direttore artistico.

Giuseppe Ferrero
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Carla Cerutti