Lanciata a Milano la nuova MIA Fair

Sarà più internazionale, cambierà il direttore e darà il via alla photo week

Una veduta della scorsa edizione di MIA Fair
Olga Gambari |

La nuova edizione del MIA Fair debutta con un grande sostegno istituzionale e alcune novità. La storica fiera dedicata alla fotografia compie dodici anni consolidando la sua struttura, ma pensando al futuro con un desiderio di internazionalizzazione e di diventare la piattaforma per un vero sistema fotografia che coinvolga la città di Milano.

Alla conferenza stampa svoltasi a Milano mercoledì 1 marzo è stato questo l’argomento principale: l’obbiettivo di creare una photo week milanese che completi la proposta culturale cittadina aggiungendosi alle settimane già dedicate all’arte, alla moda, al design e alla musica, oltre a Book City per il libro.

L’altra notizia è che Fabio Castelli, fondatore della Milano Image Art Fair, lascia la direzione, e con lui Lorenza Castelli, dopo aver creato un ponte di transizione a seguito dell’acquisizione della fiera da parte del gruppo Fiere di Parma. Al suo posto ci sarà Francesca Malgara, che già faceva parte dello staff e che metterà a frutto la sua lunga esperienza nel mondo della fotografia, mentre per la parte manageriale si conferma Ilaria Dazzi.

Anche quest’anno l’edizione si terrà negli spazi del SuperStudio Maxi Milan, dal 23 al 26 marzo, dove saranno accolte 80 gallerie, di cui 27 dall’estero, 10 editori di settore, 19 progetti speciali, un programma di talk e un nuovo progetto di podcast che accompagneranno i visitatori.

Quattro le sezioni espositive: «Main Section», «Beyond Photography. Dialogue», a cura di Domenico De Chirico, focalizzata sulle contaminazioni di linguaggi che animano la realtà della fotografia contemporanea, «Reportage Beyond Reportage», a cura di Emanuela Mazzonis, che delinea un viaggio storico dalle origini del reportage alla fine dell’800 fino a oggi, e «Underskin. Stories from Iran», a cura di Rischa Paterlini, con un gruppo di artiste e artisti che vivono dentro e fuori l’Iran e restituiscono un ritratto struggente e drammatico dell’attualità iraniana. L’immagine di questa edizione è un omaggio a Milano, in una visione dell’artista Davide Bramante dove si sovrappongono sguardi fotografici diversi sulla città, provando a coglierne le varie anime.

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