La Tate domina Londra

Robert Bevan |  | Londra

Per i suoi architetti Herzog & de Meuron, i «Tanks» (serbatoi di carburante) al di sotto dell’ampliamento della Tate Modern sono qualcosa in più delle sue fondamenta fisiche; sono stati «il punto di partenza per l’approccio intellettuale e curatoriale» del progetto da 260 milioni di sterline

L’attrazione di spazi «così come sono stati trovati» era già stata evidente nel 2000, quando la Tate ricavò la Turbine Hall dalla Bankside Power Station. Herzog & de Meuron si sono nuovamente ispirati agli spazi così com’erano, partendo dallo spazio trilobato dei tre ex depositi di carburante sotterranei, i Tanks, e sviluppandoli verso l’alto, ruotando le geometrie attraverso i 64,5 metri di altezza della Switch House fino alla piattaforma panoramica al decimo piano. I Tanks sembrano fatti apposta per le performance, anche se all’inaugurazione proporranno le sculture «Untitled» di Robert Morris (1965), «Prototype for
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