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Rotella con mascherone» attribuita a Filippo Negroli, XVI secolo

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Rotella con mascherone» attribuita a Filippo Negroli, XVI secolo

La spada nel castello

A Palazzo Venezia e a Castel Sant'Angelo a Roma il mondo delle armi in età rinascimentale

Federico Castelli Gattinara

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Il Museo Nazionale di Palazzo Venezia possiede una delle più notevoli armerie al mondo, la collezione Odescalchi, nata dalla passione del principe Ladislao (1846-1922), con manufatti che dall’età antica spaziano al Seicento. 

Nel 1959 dei circa duemila pezzi (armature intere, armi da difesa, da offesa e da fuoco) 1.200 furono acquistati dallo Stato italiano, esposti poi dal 1969 al 1981 nei saloni monumentali di Palazzo Venezia, quindi praticamente scomparsi fino al 2003 quando è stata allestita un’unica sala del museo (nella foto, «Rotella con mascherone» attribuita a Filippo Negroli, XVI secolo).

Dal 26 luglio all’11 novembre «Armi e potere nell’Europa del Rinascimento», curata dallo specialista Mario Scalini, oggi direttore del Polo Museale dell’Emilia-Romagna, riunisce molti di questi preziosi oggetti esponendoli a Palazzo Venezia e nel Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo.

Dieci le sezioni per circa 200 opere, in buona parte armi e armature, un mondo poco studiato sia nel loro uso concreto, sia negli aspetti iconografici e simbolici della società rinascimentale. Ai pezzi di Palazzo Venezia si affiancano vari prestiti da altre città, tra tele, marmi, legni, manoscritti e costumi.

Rotella con mascherone» attribuita a Filippo Negroli, XVI secolo

Federico Castelli Gattinara, 26 luglio 2018 | © Riproduzione riservata

La spada nel castello | Federico Castelli Gattinara

La spada nel castello | Federico Castelli Gattinara