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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliIl Museo della Civiltà Villanoviana (Muv) fino al 2 giugno ospita la rassegna «Giovanni Gozzadini e la scoperta del Villanoviano», curata da Anna Dore e Paola Poli, che espone un’ampia selezione dei reperti più significativi trovati nel corso del XIX secolo dal conte emiliano Giovanni Gozzadini e conservati nel Museo Civico Archeologico di Bologna.
Gozzadini individuò una serie di reperti tra il 1853 e il 1855 e successivamente li donò al museo bolognese: il percorso della rassegna, attraverso questi e altri oggetti, è composto da una serie di ceramiche legate sia al rituale funerario che al banchetto, unitamente ad alcuni reperti metallici riconducibili alla filatura e alla tessitura, all’ornamento personale o alla toeletta, sia maschile che femminile.
In mostra anche due volumi (Di un sepolcreto etrusco scoperto presso Bologna e Intorno ad altre settanta tombe del sepolcreto etrusco scoperto presso a Bologna e per far seguito alla descrizione già pubblicata) del 1854 e del 1856, scritti da Gozzadini medesimo, illustrati da tavole della moglie Maria Teresa, acquistati dal Muv sul mercato antiquario.
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