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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliMilano. Vendita inaugurale al Palazzo della Permanente della rinata casa d’aste Finarte, la società costituita all’inizio di quest’anno da una cordata di investitori che avevano rilevato il marchio dal fallimento della vecchia società milanese.
Tre le sessioni di vendita. Si inizia il 10 novembre con i dipinti antichi e dell’Ottocento, si prosegue l’11 con l’arte e la fotografia del XX secolo (tornata pomeridiana) e con l’arte contemporanea (tornata serale). I lotti sono 365, perlopiù opere fresche per il mercato, molte delle quali provenienti da collezioni private.
Nella sezione dei dipinti antichi e dell’Ottocento figurano un «Ratto di Proserpina» di Luca Giordano (1634-1705), olio su tela di 184x257 cm che ha una valutazione compresa tra 150 e 180mila euro, una «Madonna con Bambino e angeli» del senese Bartolo di Fredi (1330 ca-1410), tempera su tavola di 130x77 cm, già nelle collezioni Grassi (1924), Volterra (1925) e Briganti (1935), che lo storico dell’arte svizzero Gaudenz Freuler ritiene lo scomparto centrale di un polittico collocato sull’altare della Compagnia di San Pietro Martire a Siena e che ora è quotata tra 100 e 120mila euro e un «Ritratto di famiglia (Allegoria dei Cinque Sensi)» di Sebastiano Ceccarini (1703-83), olio su tela, 226x174 cm, che parte da 60-70mila euro.
Tra le opere più importanti del catalogo dedicato all’arte e alla fotografia del XX secolo, un olio su tela di Giorgio de Chirico con un «Cavallo e cavaliere», del 1934-35, 46x38 cm, consegnato da un collezionista privato milanese, ha in catalogo una stima compresa tra 170 e 200mila euro. Sempre di de Chirico una «Piazza d’Italia» della metà degli anni Cinquanta, 40x50 cm, consegnata anche questa da un collezionista privato, è invece valutata 230-260mila euro, mentre un «Nudo sdraiato» del 1957 di Renato Guttuso, olio su tela, 130x170 cm, è quotato tra 80 e 100mila euro.
Nella sessione di arte contemporanea, un’opera ad inchiostro e cera su tela estroflessa di Enrico Castellani del 1961 proveniente da una collezione privata milanese è valutata 300-350mila euro, mentre una serigrafia su superficie specchiante del 1981 di Michelangelo Pistoletto («Arlecchino») ha da una stima di 130-180mila. Infine una tecnica mista su carta del 1951 di Carol Rama, «Senza titolo», 23,5x15,5 cm, parte da una quotazione di 5-7mila euro.

Luca Giordano, «Ratto di Proserpina»

Bartolo di Fredi, «Madonna con Bambino e angeli»

Sebastiano Ceccarini, «Ritratto di famiglia (Allegoria dei Cinque Sensi)»
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