«Anita Sangiorgi», di Mosè Bianchi, 1878 (particolare)

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«Anita Sangiorgi», di Mosè Bianchi, 1878 (particolare)

La moglie del grande antiquario

Le vicende dei coniugi Sangiorgi, attivi nel secondo ’800 nelle arti decorative

Franco Monetti

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Di Anita e Giuseppe Sangiorgi esistono due ritratti di Mosè Bianchi e di Tranquillo Cremona, che illustrano il pregevole volume di Virginia Cardi che ne ripercorre la vita. La storia dei Sangiorgi costituisce un avvincente capitolo della storia delle arti decorative del secondo Ottocento. La loro formazione avviene nella Milano scapigliata degli anni Settanta con amici come Tranquillo Cremona, Carlo Pisani Dossi, Felice Cavallotti e Marco Praga.

Anita fu singolare figura femminile, intelligente ed emancipata, espose i suoi manufatti nel padiglione delle Industrie all’Esposizione Universale di Milano del 1906, vincendo la medaglia d’oro. Il riconoscimento è solo una tappa di un’attività fiorentissima: i suoi tessuti d’arte, venduti da Londra all’America, vengono segnalati su riviste specializzate e sono molto apprezzati.

Colleziona premi alle Esposizioni di Parigi, Londra, Bruxelles e rifornisce di splendidi pizzi, biancheria intima di assoluta eleganza, abiti per bambini, accessori d’abbigliamento e d’arredo una sofisticata clientela italiana che comprende Margherita di Savoia. A Roma avvia il progetto di una scuola/laboratorio di arazzi e ricami, che trova ispirazione anche dai musei delle arti decorative.

La scuola si lega a quel vasto e innovativo piano di promozione di un’economia femminile che intende valorizzare lavoro e autonomia delle donne. Il volume ha come orizzonte di riferimento l’epoca in cui si svolge in Italia un programmatico investimento culturale ed economico per il rilancio delle arti decorative e per la loro moderna applicazione e funzione.

Il fratello di Anita, Giuseppe Sangiorgi, fu figura di grande interesse. Colto e raffinato, filantropo, uomo d’affari, fu uno degli antiquari più importanti d’Europa, aprendo negli anni Novanta la sua celebre galleria a Roma. Fra le sue mani passarono capolavori in parte dispersi sul mercato internazionale e in parte, grazie anche alla collaborazione con Corrado Ricci, acquisiti da musei italiani.

Anita e Giuseppe Sangiorgi. Intorno alla Scuola di arazzi e ricami e alla Galleria Antiquaria. Storie di imprenditoria e cultura delle arti 1893-1929
di Virginia Cardi, 191 pp., ill., Pendragon, Bologna 2020, € 18

«Anita Sangiorgi», di Mosè Bianchi, 1878 (particolare)

Franco Monetti, 27 marzo 2021 | © Riproduzione riservata

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