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La mistica di Narciso

Luigi Ontani premiato ed esposto

Il conferimento del Premio Presidente della Repubblica (un’onorificenza nata nel 1950 per volere dell’allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi) assegnato a Luigi Ontani nel 2015 viene celebrato dall’Accademia di San Luca con una mostra aperta (ingresso gratuito) sino al 22 settembre a Palazzo Carpegna. L’artista stesso è l’ideatore del percorso, che con circa 60 opere documenta la sua intera carriera, dai celebri i tableaux vivants alle fotografie ritoccate a mano, dai lavori in cartapesta a quelli in legno, vetro e ceramica. «Luigi Ontani SanLuCastoMalinIconicoAttoniTonicoEstaEstE’tico» dissemina di opere le sale al piano terra, la rampa elicoidale disegnata da Borromini e alcune delle sale della Galleria dell’Accademia al terzo piano, in dialogo con i pezzi delle collezioni storiche che annoverano tele di Palma il Giovane, Guercino, Reni, Rosa, Pannini, Codazzi, Canaletto e sculture di Canova, Thorvaldsen e Tenerani.
 
Un confronto avvincente, se si considera che in gran parte delle sue creazioni Ontani (1943) esibisce se stesso travestito da figura storica, mitologica, letteraria, sacra o popolare: Dante, Pinocchio, Garibaldi, ma anche immedesimandosi in artisti e opere d’arte come Leonardo, Raffaello, il David di Michelangelo, il san Luca del Guercino, il san Paolo di Caravaggio. In mostra anche le fotografie ritoccate memori dei soggiorni che dal 1972 lo hanno portato in Oriente, i cui stilemi, tradizioni, colori e profumi sono penetrati in profondità nella sua produzione, sempre sospesa tra narcisismo occidentale e mistica orientale.


Dagli anni Ottanta la sperimentazione di Ontani dilaga su materiali diversi, cartapesta, legno, ceramica e vetro di Murano, con sculture che potenziano il tema della maschera, degli idoli, dell’ibridazione e della metamorfosi. E ancora le «Anamorpose», foto lenticolari realizzate dal 2000 che cambiano immagine a seconda del punto di vista, gli elementi di arredo in ceramica e in vetro, le serie delle «ErmEstEtiche», dei «Canopi» e dei «BellimBusTi» in ceramica. Catalogo bilingue con testi di Dessì, Moschini, Coen, Obrist, Picca, Trevi, Alinovi, Parise e una poesia inedita di Valentino Zeichen.

Federico Castelli Gattinara, 12 giugno 2017 | © Riproduzione riservata

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La mistica di Narciso | Federico Castelli Gattinara

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