La gioiosa alchimia di Depero
Il «mago» futurista dalla multiforme produzione
Alla Fondazione Magnani Rocca la mostra «Depero - il mago» presenta un centinaio tra dipinti, bozzetti pubblicitari, mobili, disegni, abiti, tarsie di panno e collage di un artista totale, che viveva l’opera creativa come interdisciplinare magia con cui riscrivere il mondo. Curata da Nicoletta Boschiero e Stefano Roffi, la mostra, nata dalla collaborazione tra il Mart di Rovereto e la sede museale ospitante, presenta l’intero arco produttivo del proteiforme futurista italiano, nato austriaco.
Fortunato Depero nacque infatti nel 1892 in provincia di Trento, allora sotto il dominio austroungarico. Nel 1908 provò a entrare all’Accademia di Belle Arti di Vienna, ma il suo destino era quello di scrivere nel 1915, assieme a Giacomo Balla, il manifesto Ricostruzione futurista dell’universo, e poi quello di fondare a Rovereto, nel 1919, la Casa d’arte futurista, vera fucina di un mago, da cui
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