Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliMentre si contano le vittime dell’ondata di maltempo che ha investito l’Italia il 29 ottobre (sono dodici a fine pomeriggio del 30), si registrano anche danni al patrimonio artistico. A Venezia l’acqua alta ha invaso anche il corpo principale della Basilica di San Marco, inondando un tratto del pavimento a mosaico in marmo di fronte all’altare della Madonna Nicopeia e sommergendo il Battistero e la Cappella Zen (in alcuni tratti ha raggiunto i 90 cm).
Il primo procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin, interpellato a proposito, riferisce che il mosaico non si è sollevato, ma che per ora i danni non sono quantificabili, essendo parte dei pavimenti rimasta sott’acqua per 15-16 ore. L’acqua ha bagnato anche i portali in bronzo bizantini, le colonne e due arazzi di Joan Miró che facevano parte di un gruppo esposto a Palazzo Zaguri nell’esposizione «Da Kandinskij a Botero: Tutti in un filo», che verrà aperta al pubblico a partire da giovedì primo novembre.
Come la maggior parte degli arazzi della mostra, anche i due in questione erano stati prodotti dall’arazzeria astigiana Scassa; i due esemplari bagnati sono già partiti per il Piemonte per un restauro urgente che ne consenta magari il ritorno in mostra.
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