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Prima parte dello specchio del mare, 1698, Vincenzo Coronelli, stima 10-15mila euro © Il Ponte Casa d’Aste

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Prima parte dello specchio del mare, 1698, Vincenzo Coronelli, stima 10-15mila euro © Il Ponte Casa d’Aste

Incunaboli, che passione

Preziose edizioni aldine e la Divina Commedia illustrata dal Landino in asta da Il Ponte. Libri di viaggio e raffinate legature all’incanto da Sotheby’s.

Carlotta de Volpi

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Dagli albori della stampa fino alle sperimentazioni artistiche del XX secolo per oltre 300 lotti: vasta è l’offerta della vendita che la casa d’aste Il Ponte allestisce il 20 settembre a Milano.

Tra le opere di maggior rilievo si distingue una pregiata edizione delle «Comoediae Novem» di Aristofane, pubblicata nel 1498 dal grande tipografo Aldo Manuzio (stima 18-25mila euro). Colpisce la sezione dedicata a Dante, che si apre cronologicamente con una delle ultime edizioni incunabole della Divina Commedia riccamente illustrata dal Landino e stampata da Pietro Quarenghi nel 1497 (3-5mila). Da segnalare anche la copia dell’opera dantesca realizzata nel 1529, la prima a contenere il celebre ritratto del sommo poeta, responsabile della fisionomia consolidata nell’immaginario collettivo (2,5-3,5mila).

In ambito cartografico spicca «L’Atlante Veneto» di Coronelli, oggetto assolutamente innovativo per l’epoca, dedicato alle isole e alle coste del Mar Mediterraneo (10-15mila). Da segnalare anche la copia in marocchino rosso del celebre «Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile», realizzato dal disegnatore e incisore Jean-Claude Richard fra il 1781 e 1786 in seguito al suo viaggio in Italia (6-9mila).

Nella sezione dedicata ai libri d’artista, settore sempre più in crescita, il protagonista è Salvador Dalí, grazie a una Bibbia illustrata da 105 litografie e corredata da una gouache originale. Il lotto include le casse originali contenenti i cinque volumi (35-45mila).

Mercoledì 21 verrà proposta una singolare collezione d’arte anastatica nota come «biblioteca impossibile»: si tratta di riproduzioni minuziose dei più grandi capolavori medievali e rinascimentali, testi introvabili sul mercato, eseguite a partire dagli anni Settanta. «Non è un genere su cui esiste ancora un vero e proprio collezionismo. È un esperimento, con cui speriamo di coinvolgere anche clienti nuovi» commenta Stefania Pandakovic, capo dipartimento di «Libri e Manoscritti» de Il Ponte.

Dal 27 settembre al 4 ottobre sarà il turno di Sotheby’s Milano. Tra i circa 280 lotti proposti nell’asta online è significativa la presenza di numerosi incunaboli in greco, latino e volgare, stampati nelle più celebri tipografie italiane ed europee, oltre all’importante selezione di cinquecentine, varie per temi, formati, lingue e luoghi di stampa.

Fra le più antiche edizioni veneziane emerge il volume contenente preziosi contributi alla storia di Firenze, a cura di Leonardo Bruni e Poggio Bracciolini.  Due opere stampate nel 1476 e pubblicate in rapida successione, spesso rilegate insieme (20-30mila).

Trovano spazio anche i resoconti di viaggio e le descrizioni di terre lontane, genere tipicamente cinquecentesco, tra i quali un libro rivolto ai pellegrini diretti da Venezia alla Terra Santa. Considerata la prima guida di pellegrinaggio in lingua volgare, ripercorre il viaggio di Niccolò da Poggibonsi fra il 1346 e il 1350, in cui sopravvisse a un naufragio, e a un attacco di pirati. In vendita due rare edizioni illustrate, la prima del 1500 (10-15mila) e una successiva del 1529, comprensiva di xilografie non presenti nella prima pubblicazione, e di consigli per i viaggiatori (2-3mila).

Molti esemplari in catalogo sono impreziositi da legature originali, di diversa fattura e provenienza. Spicca proprio per la sua splendida legatura su assi dipinte, realizzata da Federico Joni imitando magistralmente le tavolette di Biccherna senesi, l’incunabolo che raccoglie le opere di Poliziano, stampato a Brescia nel 1499 (10-15mila).

Come omaggio alla sede che la ospita, la vendita si conclude con una piacevole raccolta di vedute di Milano. Verrà offerta una serie di incisioni di Domenico Aspari, insieme con altre opere su carta di diverse epoche e in varie tecniche, dalla litografia all’acquatinta, che spesso mostrano quartieri della città non più esistenti.

Prima parte dello specchio del mare, 1698, Vincenzo Coronelli, stima 10-15mila euro © Il Ponte Casa d’Aste

Carlotta de Volpi, 16 settembre 2022 | © Riproduzione riservata

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