In Pinacoteca Nazionale una mostra sul gioco cavalleresco nella Bologna del Seicento
Capolavori dei celebri mastri armorari italiani

È da vedere in Pinacoteca Nazionale a Bologna, fino al 31 marzo, una mostra preziosa e curiosa: «Il gioco cavalleresco nella Bologna del Seicento», a cura di Mario Scalini ed Elena Rossoni.
Preziosa perché presenta la collezione di 114 disegni a inchiostro, acquarello e tempera, con ogni probabilità di mano del disegnatore e incisore bolognese Giovan Battista Coriolano con il fratello Bartolomeo (Gabinetto dei Disegni e delle Stampe), unica in Italia per tematica e massima per quantità e qualità nel mondo intero.
Curiosa perché, a testimoniare ancora di quell’amor di fasto, lusso, pompa, spettacolo e ogni magnificenza (con il numero degli «occhi» di portico dei palazzi delle famiglie senatorie, a crescere secondo rango e ricchezza, gli scaloni dei palazzi e i «magnifici apparati» per l’insediamento d’ogni nuovo Gonfaloniere del Senato), che fu tipico segno e inconfondibile del Seicento e del
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