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Anna Orlando
Leggi i suoi articoliTre cataloghi per altrettanti settori d’interesse e circa duemila lotti sono il risultato degli esperti della casa d’aste Cambi per le prossime vendite che si terranno nella sede storica di Castello Mackenzie dall’8 all’11 marzo, mentre nella nuova sede di Palazzo Serbelloni a Milano si terrà il 15 marzo l’asta di maioliche del XVII e XVIII secolo.
A Genova torna l’incanto specialistico dedicato alle cornici antiche: oltre 300 pezzi per un appuntamento che fin dagli esordi della Cambi, diciotto anni fa, è sempre stato particolarmente apprezzato da antiquari e collezionisti, i quali oggi possono anche immaginare un dipinto o un disegno moderno entro un intaglio dorato antico.
Tra i pezzi più pregiati in catalogo, una grande specchiera del XVIII secolo il cui intaglio reca al centro l’aquila degli Estensi, viene proposta a 8-10mila euro. Il tradizionale appuntamento con l’«antiquariato» più generico prevede un numero più consistente di lotti divisi in più sessioni, anche se l’appuntamento con gli arredi e oggetti d’arte è fissato per il 3 maggio.
Anche per l’arte orientale e per le maioliche la scelta è di proporre pezzi dai valori contenuti per collezionisti meno esigenti, come dichiarano gli stessi Cambi che per i «Chinese Works of Art» offrono «manufatti in giada, bronzo, porcellana e avorio, strizzando l’occhio agli amanti del genere e collezionisti che non vogliono rinunciare a portarsi a casa un’opera d’arte a prezzi più contenuti», e che per le maioliche rimandano sempre a maggio la vendita dei più pregiati manufatti rinascimentali.
Se i risultati a più zeri si attendono dunque per allora, la scommessa di Cambi questo mese è puntare sul buon equilibrio tra quantità, qualità e stime per un settore medio che tenta di uscire dalla zona di sofferenza.
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