Tony Cragg Foto Charles Duprat. Cortesia di Thaddaeus Ropac

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Tony Cragg Foto Charles Duprat. Cortesia di Thaddaeus Ropac

Il termometro del mercato: Tony Cragg

Le sue opere più richieste sono le grandi sculture organiche, che rappresentano il 98% delle vendite. In asta il 65% del fatturato è costituito da lavori compresi tra 100-500mila dollari

Alessia Zorloni

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C’è tempo fino al 9 gennaio 2022 per visitare la personale dello scultore inglese Tony Cragg (Liverpool, 1949) allestita alla Haus am Waldsee di Berlino. La mostra consta di oltre 200 lavori tra disegni, litografie e acquerelli e pone l’accento sulla produzione cartacea dell’artista, che costantemente affianca quella scultorea. Tra gli artisti contemporanei più noti e apprezzati internazionalmente, Tony Cragg è famoso in particolare per le sue sculture in media e larga scala dalle forme audaci e innovative, declinate nei colori più vari e rese per mezzo di svariate tecniche e materiali tra cui l’acciaio, il bronzo, il marmo, il vetro e il legno.

Considerato uno dei pionieri dell’arte contemporanea, Tony Cragg ha contribuito in maniera sostanziale al rinnovamento della scultura attraverso l’evoluzione di una lunga e costante ricerca focalizzata sulla connessione tra la figura, l’oggetto e il paesaggio. A partire dagli anni Settanta la pratica artistica di Tony Cragg prevedeva il reperimento e il conseguente utilizzo di oggetti rinvenuti che l’artista riordinava partendo spesso dalla relazione con il proprio corpo. Nel corso del tempo le opere hanno subito una maggiore astrazione, pur mantenendo un diretto riferimento al corpo e alla figura umana.

La carriera. Dopo aver studiato al Gloucestershire College of Art di Cheltenham e alla Wimbledon School of Art di Londra, Tony Cragg si è laureato al Royal College of Art, per poi trasferirsi in Germania per insegnare alla Kunstakademie di Düsseldorf. Con una lunga carriera all’attivo, Cragg è uno degli artisti viventi storicizzati e più affermati al mondo. Il riconoscimento della sua ricerca artistica è avvenuto nel corso del tempo nell’ambito di numerose esposizioni personali in sedi e istituzioni internazionali tra le quali Documenta, la Biennale di Venezia, la Scottish National Gallery of Modern Art, il Musée du Louvre e l’Ermitage di San Pietroburgo. Nel 2019 è stato protagonista di una vasta retrospettiva ospitata al Giardino di Boboli a Firenze e, fino alla fine di gennaio 2022, sarà al centro di una personale nella sede di Torre Pellice (To) della galleria Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea.

Il mercato. Con quotazioni sostanzialmente stabili e durature, il mercato secondario dell’artista si è formato a partire dalla metà degli anni Ottanta e ha totalizzato negli ultimi vent’anni 35.381.339 dollari. Gran parte dei lavori passati in asta sono stati venduti in un range di prezzo compreso tra 100-500mila dollari generando circa il 65% del fatturato. I lavori più richiesti dal mercato sono le grandi sculture organiche e ondulate che rappresentano il 98% del valore complessivo delle vendite (34.757.015 dollari). L’attuale record d’asta è rappresentato da «Constant Change» (2005), una scultura costituita da due elementi in acciaio, alta più di quattro metri, battuta nel 2019 a Londra da Bonhams per 860.366 dollari.

In galleria. Trattata da decenni in Italia da Tucci Russo a Torre Pellice, la produzione di Tony Cragg oggi ha prezzi compresi, a seconda della datazione e delle dimensioni, tra 240-260mila euro per i lavori più piccoli e 600-700mila euro per sculture superiori ai tre metri. Tra le gallerie che rappresentano l’artista si segnala inoltre la Lisson Gallery (Londra, New York e Shanghai), la Marian Goodman Gallery (New York, Parigi e Londra) e la Thaddaeus Ropac (Londra, Parigi, Salisburgo e Seul).ù

Tony Cragg vive e lavora a Wuppertal, in Germania, dove nel 2008 ha avviato lo Skulpturenpark Waldfrieden. La villa e il parco circostante sono stati acquistati nel 2006 dallo stesso Cragg che li ha trasformati nella sede della Cragg Foundation, organizzazione non profit che accoglie una collezione di sculture in costante crescita e ospita cicli di mostre dedicate all’arte moderna e contemporanea.

Tony Cragg Foto Charles Duprat. Cortesia di Thaddaeus Ropac

Una veduta di «Elliptical Column» e «Point of View» (2012-18) allestite nella mostra «Tony Cragg a Boboli» a Firenze nel 2019

Alessia Zorloni, 26 novembre 2021 | © Riproduzione riservata

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