Il Qr Code di Pistoletto
Oltre ai 90 anni dell’artista biellese, la Galleria Continua ricorda il cinetico Cruz-Diez e ospita le foreste di Eva Jospin

Sono tre le mostre presentate dalla Galleria Continua fino al 10 settembre. «I quadri specchianti» celebra i 90 anni di Michelangelo Pistoletto ed è la prima tappa di un progetto che si articolerà nelle altre sedi della galleria. Si parte dai lavori degli anni Cinquanta, in cui la figura assume un carattere sempre più ieratico e il fondo diviene monocromo, per seguire la genesi dell’invenzione del quadro specchiante (nel 1961) dove converge ciò che lo spettatore vede davanti e dietro di sé. Tra le produzioni più recenti «Qr Code Possession-Autoritratto» (2022), in cui l’artista biellese è ricoperto di tatuaggi che recano un Qr Code attraverso il quale si accede a materiali e video.
«L’euforia del colore» è invece la personale dedicata all’artista venezuelano Carlos Cruz-Diez (scomparso nel 2019), esponente dell’Arte cinetica dagli anni Sessanta. Fulcro della mostra l’esperienza partecipativa della serie «Environnement Chromointerférent» (Parigi, 1974), collocata nella platea dell’ex teatro al centro della galleria. Lo spettatore si trova immerso in una situazione spaziale che coinvolge la smaterializzazione, la trasfigurazione e l’ambiguità del colore attraverso il movimento. Il percorso prosegue nello spazio urbano e nel giardino.
All’Arco dei Becci, infine, è allestita «Vedute», la prima personale nello spazio toscano di Eva Jospin. L’autrice parigina (1975) pone al centro della propria ricerca il paesaggio, con grandi foreste naturali e mentali rese tramite stratificazioni modellate in gesso e cemento e sculture alveolari in cartone.