Redazione GdA
Leggi i suoi articoliLa casa d’aste moscovita Pervoe Aprely ha annunciato che entro il mese di aprile metterà in asta un ritratto di Putin rimasto finora ignoto. Era stato lo stesso Putin, in una visita al tempo di Eltsin, ad aver accettato che gli venisse fatto da Andy Warhol, ma che aveva fatto ritirare e pagare dall’allora suo assistente al Kgb Boris Zolotay Ribka ordinandogli di conservarlo in un magazzino segreto e di non mostrarlo a nessuno fin quando lui stesso non glielo avesse permesso.
Si presume che Putin si fosse pentito perché temeva di venire criticato per aver scelto un artista americano e che ciò venisse inteso come un riconoscimento del primato artistico Usa. Il ritrovamento è stato fortuito in quanto Zolotay Ribka, poi promosso da Putin generale dell’esercito, è morto durante un’ispezione in marzo in un Acquario nel Donbass fatto saltare dagli ucraini e la vedova, ignara di tutto, ha voluto liberare il garage magazzino del marito vendendo l’intero contenuto a un robivecchi.
Si prevedono offerte inverosimili da parte di musei e oligarchi (e forse di Putin stesso) e Pervoe Aprely non ha ancora annunciato se la vendita avverrà anche in dollari o soltanto in rubli.
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