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Il primo fu un banchiere romano

Anna Orlando

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Il titolo è uno specchio per le allodole. La storia dell’arte fatta dai banditori d’asta? Poco probabile. Come più onestamente spiega il curatore Dirk Boll, managing director di Christie’s per l’Europa continentale, in un passaggio dell’introduzione del suo Auctioneers who made art history, il volume «racconta la storia culturale delle aste d’arte attraverso quattordici ritratti individuali di banditori: una donna e tredici uomini. Ciascuno rappresenta un particolare momento di svolta nello sviluppo delle aste».
Così, con l’alternanza di autori, 17 in totale, scelti da Boll tra addetti ai lavori, storici dell’arte, ma anche artisti e designer, si parte addirittura da Lucius Caecilius Iucundus, banchiere romano che organizzava incanti pubblici registrando ogni vendita su tavolette ritrovate nella sua casa di Pompei, per passare a James Christie, ideatore di aste di successo dal 1760 a Londra. Si arriva alla storia moderna, più vicina a noi.
Alcune figure sono mitiche, come Peter C. Wilson, noto come Pcw, a Londra dalla fine degli anni ’50 per circa vent’anni; il primo a puntare sugli impressionisti come veicolo perché il mercato dell’arte potesse raggiungere settori ben più ampi di pubblico rispetto a quello «chiuso» degli addetti ai lavori.
A rappresentare la quota rosa di questo universo prettamente maschile, c’è la bellissima storia di Anke Adler-Slottke, una brunetta tedesca fluente in quattro lingue con le quali era capace di annunciare ogni singolo lotto delle aste filateliche di Robson Lowe in Svizzera, di fronte a una platea di soli uomini.
Alle storie dei singoli personaggi s’intreccia quella del mercato, che traspare, o meglio appare con lucidità e chiarezza, per l’abile curatela di Boll, che premette a ogni medaglione biografico un inquadramento storico. Così, accompagnati per mano da letture varie e tutte interessanti, si arriva ai giorni nostri. Con Tobias Meyer di Sotheby’s e Jussi Pylkkänen di Christie’s, vere star che macinano record con performance memorabili che oggi anche internet registra e consegna alla storia.


Anna Orlando, 16 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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