Il Premio Pino Pascali 2022, giunto alla XXIV edizione, è stato conferito a Nico Vascellari (Vittorio Veneto, Tv, 1976). La commissione presieduta da Rosalba Branà, già direttrice della Fondazione, e dai curatori Roberto Lacarbonara e Pier Paolo Pancotto, ha motivato la scelta analizzando il rapporto dell’artista con la natura, suo soggetto privilegiato, che declina in diversi linguaggi: «I fenomeni ancestrali della relazione uomo-ambiente e uomo-animale diventano in Vascellari nuclei tematici per ridefinire le ritualità antropologiche del folklore popolare e dei movimenti culturali underground attraverso approcci sciamanici».

L’artista lega la propria immagine a performance, installazioni, interventi nel mondo del design, video, provocazioni acustiche e citazioni punk. In un universo dominato da simbolismi, le sue opere e il suo movimento corporeo si ergono a rito tribale dal quale sembra sfuggire attraverso incursioni nel pop e collaborazioni collaterali al mondo dell’arte. Sperimentatore e imprenditore, Vascellari non ama le categorie e attraversa gli eventi, come la pandemia, con personalissima cifra stilistica dedicando al proprio spazio creativo tempi e luoghi che poi apre come temporary store, a metà tra provocazione e azione di merchandising.

Come per ogni edizione del premio, la Fondazione Pino Pascali dedica una mostra al vincitore che si tiene in contemporanea alla sede della Fondazione e presso l’Exchiesetta, nel centro di Polignano, dal 9 dicembre al 9 aprile. Vascellari propone un intervento installativo inedito dal titolo «Tre, quattro galline» (da cui il titolo della mostra), interamente prodotto e acquisito dalla Fondazione Pino Pascali, grazie al finanziamento del «Pac2021-Piano per l’Arte Contemporanea» promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.