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«Melone, anguria e frutta su un tavolo» del Pensionante dei Saraceni

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«Melone, anguria e frutta su un tavolo» del Pensionante dei Saraceni

Il Pensionante dei Saraceni non incanta i francesi

Un’opera molto simile a quella rimasta invenduta da Artcurial era stata pubblicata da Longhi attribuita a un’entità incorporea da lui inventata

Simone Facchinetti

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Il genere della natura morta, si sa, ormai non tira più. Sono morti e sepolti gli anni in cui la pittura antica di questo argomento interessava un vasto pubblico di collezionisti. Idem dicasi per gli studi che lentamente sembrano infatti essersi arenati. In fondo sono solo cose, dipinte più o meno bene, certo, ma quando torna alla ribalta un presunto capolavoro come quello messo all’asta da Artcurial a Parigi, lo scorso 22 marzo, la questione si fa piuttosto seria.

Bello come un Caravaggio ma anche più spensierato perché sembrerebbe non costringerci a riflettere sul tempo che passa e sulla natura che drammaticamente appassisce. Tutto è illuminato da una grazia che dà forma a una varietà di frutti che hanno raggiunto il loro apice di maturazione, pronti per essere gustati. C’è solo un punto sulla superficie della tela che potrebbe farci cambiare idea. Quel piccolo chiodo piantato nel muro di fondo che getta un’ombra su un quadrante immaginario. Ora che sentiamo le lancette che hanno iniziato a muoversi il dipinto diventa ancora più attraente.

L’opera, stimata 1,5-2 milioni, è andata drammaticamente invenduta. Il quadro era riferito al Pensionante del Saraceni, un’entità incorporea inventata da Roberto Longhi nel 1943. Lo studioso aveva pubblicato un’opera molto simile a quella passata da Artcurial, che inizialmente aveva creduto addirittura di Caravaggio (oggi è conservata alla National Gallery of Arts di Washington). Secondo Longhi il Pensionante del Saraceni (considerata la qualità delle sue opere) non era propriamente un garzone di Carlo Saraceni ma qualcuno che aveva respirato l’aria della bottega del pittore caravaggesco, rendendosi presto indipendente.

La scelta di mettere in asta il dipinto a Parigi risponde alla convinzione che dietro al Pensionante del Saraceni si celi un pittore francese ancora in cerca di identità. Poco prima dell’asta è circolata la voce che fosse un falso e la notizia deve avere congelato qualsiasi prospettiva di riscatto per il dipinto. Anche il lotto successivo, riferito a Chardin, è andato invenduto. Che sia il segnale della morte della natura morta?

«Melone, anguria e frutta su un tavolo» del Pensionante dei Saraceni

Simone Facchinetti, 05 maggio 2023 | © Riproduzione riservata

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