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Il Parco archeologico dei Campi Flegrei

Federico Castelli Gattinara

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È un’area di una bellezza e di una ricchezza archeologica straordinaria, con siti «quasi tutti del Ministero e quasi tutti chiusi o poco aperti», ricorda Franceschini.

Ora il sistema Campi Flegrei (Bacoli, Baia, Pozzuoli-Rione Terra) avrà una sua autonomia e un suo circuito che metterà in rete le diverse realtà, valorizzandole e consentendone una fruizione finalmente integrata. L’obiettivo è di creare un vero e proprio distretto turistico e culturale, con itinerari e servizi adeguati, sostenuto anche dalla recente riforma del Ministero che ha istituito il Parco archeologico dei Campi Flegrei.

Il progetto è di restauro e valorizzazione di tutta l’area, con interventi sulle emergenze archeologiche, la viabilità, l’allestimento (anche tramite l’antica viabilità urbana che portava al Rione Terra di Pozzuoli). Interesserà una serie di siti archeologici mettendo a sistema il circuito e valorizzando il territorio anche in termini di accoglienza e ospitalità turistica.

Il piano si articolerà in nuovi rilievi e scavi archeologici, restauri conservativi e di adeguamento funzionale con opere di facilitazione dell’accesso all’area, modernizzazione e realizzazione di infrastrutture quali servizi di ristoro, viabilità, impianti di illuminazione e videosorveglianza ecc.

Si favoriranno anche progetti di ricerca scientifica per incrementare la conoscenza delle strutture e delle testimonianze archeologiche lungo il litorale.

L’intervento si svilupperà in 6 anni, partendo dall’attuale progettazione preliminare. Importo stanziato: € 25 milioni.

Federico Castelli Gattinara, 18 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

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Il Parco archeologico dei Campi Flegrei | Federico Castelli Gattinara

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