«Winter Flowers XXXVIII» (2023), di Francesco Clemente. Cortesia di Lgdr e dell’artista

Image

«Winter Flowers XXXVIII» (2023), di Francesco Clemente. Cortesia di Lgdr e dell’artista

Il nuovo Oriente di Clemente

L’esponente della Transavanguardia guarda alla pittura cinese per i nuovissimi quadri che espone da Lgdr

Francesco Clemente, si sa, è sempre stato attratto dall’India dove ha soggiornato anche per lunghi periodi e dove sono state create alcune delle sue opere più belle, molte delle quali di piccolo formato: dalle miniature agli splendidi acquerelli della serie «51 giorni sul Monte Abu».

Per la mostra a Hong Kong, presso la galleria LGDR (Lévy - Gorvy - Dayan - Rohatyn), «Winter flowers» dal 20 marzo fino al 29 aprile, il maestro napoletano, pur rimanendo in Asia, sembra aver strizzato l’occhio alla tradizione cinese dei dipinti floreali. Non ha steso però veloci pennellate a inchiostro, bensì pigmenti direttamente su grandi tele quadrate le cui dimensioni sono generalmente di 183 x 183 cm.

Tutte le opere sono state dipinte a New York nei primi due mesi del 2023 e l’ispirazione della serie nasce dai fiori che Alba, sua moglie, ha raccolto nei parchi e nelle aiuole della città durante le sue passeggiate nel gelido inverno newyorkese (da qui il titolo della personale). Portati in studio, i fiori hanno fatto scattare la creatività di Clemente che ha dato vita a opere che, a differenza di altre sue, non vogliono raccontare storie ma solo presentarsi nella loro semplice realtà. I prezzi vanno da 210mila a 410mila dollari per l’opera di maggiori dimensioni (233 x 233 cm).
Seppur concepiti nella metropoli american, la galleria, che ha la sede principale a Manhattan, ha voluto esporli per la prima volta a Hong Kong. La sensibilità cinese certamente ne sarà attratta.

«Winter Flowers XXXVIII» (2023), di Francesco Clemente. Cortesia di Lgdr e dell’artista

Giorgio Guglielmino, 07 aprile 2023 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Giorgio Guglielmino, diplomatico e collezionista di arte contemporanea, riflette sulla 60ma edizione della Biennale di Venezia

L’edizione 2024 della fiera rileva una precisa tendenza: gli asiatici comprano solo artisti della loro area geografica o solo selezionatissimi nomi occidentali

Due mostre da Hauser & Wirth e due in importanti musei europei celebrano nel 2024 la schiva artista americana

Il nuovo Oriente di Clemente | Giorgio Guglielmino

Il nuovo Oriente di Clemente | Giorgio Guglielmino