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Affresco dalla Casa dei Pigmei, Pompei Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: Soprintendenza Pompei, Archivio fotografico

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Affresco dalla Casa dei Pigmei, Pompei Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: Soprintendenza Pompei, Archivio fotografico

Il Nilo ora bagna Pompei

Seconda tappa del progetto espositivo partito da Torino. Soprintendenza Archeologica e Museo Egizio collaboreranno alle indagini nell'area del Tempio di Iside

Carlo Avvisati

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Pompei (Napoli). Il Museo Egizio di Torino collaborerà con la Soprintendenza archeologica speciale di Pompei per una serie di indagini sull’area del Tempio di Iside, tra i monumenti isiaci più importanti al mondo. L’annuncio e la conferma dell’intervento degli specialisti dell’Egizio sono arrivati dal direttore generale di Pompei Massimo Osanna e da Evelina Christillin presidente della Fondazione Museo Egizio di Torino nel corso della presentazione della mostra «Egitto-Pompei». «Siamo impegnati da alcuni anni a Saqqara, dove quest’anno non siamo stati presenti per ovvie ragioni di sicurezza, ha sottolineato la Christillin, presente a Pompei con Christian Greco, direttore del museo torinese. Siamo ben contenti di continuare la nostra collaborazione con Pompei e destineremo i fondi di Saqqara a questo progetto».

Dopo la tranche inaugurale a Torino, nel Museo Egizio, questa tappa de «Il Nilo a Pompei» propone un itinerario specialissimo all’interno della Palestra Grande degli scavi, spazio recentemente restaurato nel quadro del Grande Progetto Pompei. Ideato da Francesco Venezia, il percorso espositivo, caratterizzato dai colori giallo, verde, rosso, azzurro e bruno che richiamano gli apparati funerari dell’epoca faraonica, conduce il visitatore in un viaggio che dall’Egitto dei faraoni giunge all’Italia romana. In uno spazio che evoca il mondo nilotico sono allestite sette monumentali statue di Sekhmet da Tebe e una di Tutmosi I da Karnak, tutte in prestito dal Museo Egizio. 
Una videoinstallazione di «Studio Azzurro» ricrea una mensa isiaca: in un tavolo narrativo lungo sette metri, quattro proiettori sincronizzati consentono di trasformare la superficie in un tappeto di sabbia sul quale prendono vita immagini di Iside, di Anubi o di Osiride.   

Il percorso sulle tracce di Iside a Pompei prosegue con l'esposizione di reperti egittizzanti (statuette, scarabei) provenienti da Cuma e di affreschi pompeiani con scene nilotiche che anticipano le pitture ancora conservate nelle case. Il viaggio si dipana infatti anche attraverso gli scavi con tappe in edifici e domus con testimonianze egittizzanti come il Tempio di Iside, in cui allestimenti museografici e multimediali ripropongono le decorazioni, le sculture e gli arredi che in origine l'edificio conteneva,  la casa di Loreio Tiburtino, la domus dei Pigmei, restaurata nell'ambito del Grande Progetto Pompei e aperta per la prima volta al pubblico.

Organizzata da Electa e curata da Massimo Osanna e da Marco Fabbri con Simon Connor, con il sostegno di Museo Egizio di Torino, Soprintendenza di Pompei, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la mostra resterà aperta fino al 2 novembre. La tappa successiva, ospitata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, si aprirà il 28 giugno, inaugurando una nuova sezione del percorso di visita delle collezioni permanenti.

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Didascalie foto allestimento della mostra “Egitto Pompei” firmato da Francesco Venezia Allestimento della mostra “Egitto Pompei” presso il braccio settentrionale del porticato della Palestra Grande. © Foto di Alessandra Chemollo

La Palestra Grande di Pompei, Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: Soprintendenza Pompei, Archivio fotografico

Vignetta raffigurante un sacerdote isiaco con sistro in uno degli ambienti della Casa di Octavius Quartio, Pompei Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: Soprintendenza Pompei, Archivio fotografico

Frame del tavolo narrativo «Iside a Pompei, racconti della sabbia». Su gentile concessione di Studio Azzurro

Carlo Avvisati, 19 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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