Il mutamento climatico genera Brueghel

Allestimento dedicato a un'Adorazione dei Magi del maestro fiammingo

«Il Miracolo nella Neve» di Pieter Brueghel il Vecchio
Giovanni Pellinghelli del Monticello |

Winterthur (Svizzera). Fino al primo marzo, la Sammlung Oskar Reinhart di Winterthur presenta una piccola mostra «tecnologica» intitolata «Das Wunder im Schnee [Il Miracolo nella Neve]», dedicata al piccolo (35x55 cm) olio su tavola di Pieter Brueghel il Vecchio del 1563 «L’Adorazione dei Magi nella neve», unico dipinto del caposcuola fiammingo in una collezione pubblica svizzera.

Dal confronto con altre opere di Brueghel si sciolgono vari nodi interpretativi di quest’opera e di tutto il corpus bruegheliano. Applicando l’analisi cognitivista alla percezione visiva del soggetto fra realismo e illusioni ottiche, alla concezione compositiva del paesaggio, fino all’iconologia nell’attualizzazione cinquecentesca della rappresentazione degli eventi biblici, si giunge all’interpretazione conclusiva del dipinto nel suo insieme e complessità.

Fondamentali anche altri fattori: la ripresa del
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