Il mondo onirico di Tyler Mitchell

Gagosian ospita il ventisettenne artista americano alla sua prima personale londinese

«A Glint of Possibility» (2022), di Tyler Mitchell. © Tyler Mitchell. Cortesia dell’artista, Jack Shainman Gallery, NY e Gagosian
Gilda Bruno |  | Londra

La prima personale londinese del ventisettenne statunitense Tyler Mitchell, organizzata dall’8 ottobre al 12 novembre da Gagosian, invita gli spettatori a farsi strada in un mondo dalle tinte oniriche, etereo e surreale, abbandonandosi all’innegabile bellezza delle fotografie in esposizione.

Intitolata «Chrysalis», la mostra, che prende il nome da una delle opere esposte, fa riferimento allo «stadio ninfale» delle farfalle e presenta immagini di uomini e donne neri, fotografati in un tutt’uno con la natura.

Al cuore di questa serie giace infatti la volontà del fotografo di ritrarre una comunità nera prossima a una trasformazione. Che si tratti di un cambiamento interiore, sociologico o spirituale, Mitchell racchiude questo desiderio di riscatto in immagini che si riappropriano dell’esperienza nera e della sua rappresentazione, in contrasto con lo sguardo coloniale del suprematismo bianco.

Realizzate in località idilliache dell’Upstate New York o in studi fotografici tra Londra e la Grande Mela, le fotografie raffigurano soggetti «in situazioni incantevoli di svago e riposo, al sicuro dal peso delle aspettative sociali», come racconta il fotografo. Gli elementi naturali non sono infatti soltanto fonte di serenità, ma anche metafore degli ostacoli che la comunità nera affronta ogni giorno.

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