Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliGiovanna Melandri, presidente della Fondazione MaXXI, è soddisfatta. Il consuntivo 2014 vede un +20% di visitatori rispetto al 2013, con oltre 352mila presenze (al 18mo posto nella nostra Classifica dei Musei 2014; cfr. lo scorso numero, p. 24). A chi obietta che quelli paganti sono in calo (-25mila circa in un anno), replica: «Noi invece siamo contenti, visto il crollo dei consumi culturali che si registra in Italia». Anche i dati di bilancio indicano una strada virtuosa: dal 2012, quando si è insediato il nuovo vertice della Fondazione, a oggi si è passati dal 70% al 56% di risorse pubbliche e dal 30% al 44% di quelle private a sostegno del budget annuale, circa 10 milioni di euro, la metà dei quali finanziati dal decreto Valore cultura dell’ottobre 2013. Viceversa si è passati dal 28% all’attuale 46% di risorse destinate alla programmazione culturale. E ancora, il MaXXI si conferma tra i musei più social, continuano le collaborazioni internazionali e alcune delle mostre prodotte ancora viaggiano per il mondo, come quella di Luigi Ghirri (2013) e «Bellissima» (2014), dedicata all’alta moda italiana (il «gala dinner» che l’inaugurava ha fruttato in una sola serata circa 600mila euro). Sono poi stati acquisiti alle collezioni 28 nuovi lavori, spesso donati, come la grande opera di Mark Bradford (valore 500mila euro) donata da Pilar Crespi e Stephen Robert, il film «San Siro» di Yuri Ancarani dagli Amici del MaXXI, buona parte delle opere esposte a «Open Museum Open City», il progetto del vicino Auditorium (20 disegni e un plastico) dallo stesso Renzo Piano. Per il 2015 Melandri riassume i tre principali filoni di ricerca: la spinta verso il Medio Oriente e il bacino del Mediterraneo, la valorizzazione delle collezioni, l’apertura alle piattaforme indipendenti, all’arte giovane, all’impegno nel sociale. Tra le novità, la decisione di creare un allestimento permanente (e gratuito, eccetto i weekend) delle raccolte di arte e architettura, con rotazione dei pezzi, a partire dal 10 ottobre. Nuova anche la politica della bigliettazione, tornata in mano alla Fondazione (la concessione, scaduta, imponeva di versare al gestore il 29,9% del costo di ogni biglietto, anche i gratuiti, salvo intese): i ridotti vengono estesi agli under 30, il MaXXI B.A.S.E., il centro di ricerca del museo, avrà accesso libero e gratuito ecc. In cantiere per il 2015 ci sono 17 nuove mostre, di cui due curate personalmente dal direttore artistico Hou Hanru e dedicate a «Istanbul. Passione, gioia, furore» e allo statunitense Jimmie Durham. Da segnalare la mostra in corso di Lara Favaretto (cfr. lo scorso numero, p. 42), «Food. Dal cucchiaio al mondo» e le personali di Olivo Barbieri (cfr. articolo a p. 49) e Maurizio Nannucci. Infine le collettive e l’impegno sociale: «The Indipendent» (su «Nero Magazine»), «Yap Maxxi 2015» (con gli architetti romani di Corte) e «Transformers», con i designer Choi Jeong-hwa (nella foto, «Breathing Flower», 2012), Martino Gamper, Didier Fiuza Faustino e Pedro Reyes.
Altri articoli dell'autore
Tra Foro Romano e Palatino sono stati ritrovati i resti di una lussuosa dimora con una sala per banchetti a forma di grotta e uno straordinario mosaico impreziosito con conchiglie, vetri e tessere blu egizio
Si inizia con l’enigmatico scultore ateniese. Altre due monografiche saranno dedicate a Prassitele e a Skopas
Stéphane Verger nel chiostro di Michelangelo ha fatto eseguire interventi su sette teste di animali antiche (quattro di età adrianea e tre rinascimentali) e ne ha commissionata un’ottava a Elisabetta Benassi
Lo scavo condotto dalla Soprintendenza speciale di Roma ha riportato alla luce strutture in laterizio e un sontuoso apparato decorativo riconducibili a una committenza di altissimo rango, quasi sicuramente imperiale