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Ribalta lastronata e filettata in legni vari del XVIII secolo, stima 18-20mila euro. Cortesia Il Ponte casa d’aste

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Ribalta lastronata e filettata in legni vari del XVIII secolo, stima 18-20mila euro. Cortesia Il Ponte casa d’aste

Il gusto emiliano

Una collezione privata modenese costituisce il nucleo centrale della prossima asta di arredi e dipinti antichi de Il Ponte, a Milano. All’incanto tavoli del Seicento, ribalte del Settecento e un inedito di Gaetano Gandolfi.

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Elena Correggia

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È una prestigiosa collezione modenese ad aprire la prossima vendita di arredi e dipinti antichi organizzata da Il Ponte a Milano: una maratona di oltre novecento lotti suddivisi in quattro giorni (dall’11 al 14 ottobre) e ben sei tornate d’asta. Tra i lotti di maggior rilievo dell’insieme emergono alcune opere di fattura locale come l’inedita «Madonna con Bambino» del pittore settecentesco Gaetano Gandolfi, presentata in catalogo con una stima compresa tra 26mila e 28mila euro. Appena varcato l’Appennino troviamo invece un olio su tavola raffigurante una «Madonna con bambino e San Giovannino» di un maestro toscano del XVI secolo, con quotazione di 19-20mila euro.

Nell’ambito dell’arredamento di alta epoca non mancano pezzi di gusto raffinato ben rappresentati dalla ribalta lastronata e filettata in legni vari del XVIII secolo (stima 18-20mila euro) oppure dalla credenza rettangolare in noce con fronte e fianchi decorati a borchiature (6-7mila), entrambe di ambito emiliano. Si tratta di valutazioni interessanti che testimoniano come il momento attuale sia molto favorevole all’amante e al connaisseur dell’antico per la presenza di numerose proprietà formatesi lentamente nei decenni passati che vengono ora messe per intero sul mercato, complice il ricambio tra le generazioni, creando opportunità di acquisto difficilmente ripetibili in futuro.
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L’incanto prosegue poi con una variegata proposta di mobili, oggetti d’arte e arredi provenienti da altre committenze private. La tradizione antiquaria più consolidata e storicizzata si esprime nel prezioso secrétaire firmato dal celebre Giuseppe Maggiolini, ricco di intarsi in noce e abete, con stima tra 52mila e 54mila euro. Un antico monetiere ligneo con profili in tartaruga e inserti in vetro dipinto è invece quotato dagli esperti tra 4.200 e 4.400 euro, mentre l’altorilievo intagliato di «San Giovanni Battista in carcere visitato da sue discepoli» (22-25mila di stima) è il lavoro di uno scultore spagnolo della cerchia di Juan Martínez Montañés (XVI-XVII secolo).

A fare da cornice ai pezzi forti di arti e arredi sono le sezioni dedicate ad argenti, strumenti ad arco e tastiere, porcellane e maioliche. Tra queste ultime si impongono all’occhio numerosi albarelli da farmacia, bocce e bottiglie di produzione veneziana nella fornace cinquecentesca di Mastro Domenico nonché una bella caffettiera Ginori del XVIII secolo policroma con capricci architettonici, stimata 800-900 euro.

Negli argenti spiccano importanti servizi da tavola del calibro della zuppiera con punzoni di Londra opera di Benjamin Smith II (stima 4.500-5.000), un centrotavola con fondo a specchio con influenze dell’arte giapponese del milanese Ilario Pradella (1.200-1.400) e un’ampia selezione di icone russe dell’Ottocento, tra le quali risalta la tavola con riza in argento e smalti dedicata a «San Nicola benedicente» con attribuzione a Pavel Ovchinnikov (stima 6-7mila euro). Gli appassionati di arte islamica potranno infine trovare una daga cerimoniale Yatagan (900-1.000) e una cintura da guerriero (1.000-1.200), entrambe di provenienza ottomana.

«Madonna con Bambino» di Gaetano Gandolfi (1763), stima 26-28mila euro. Cortesia Il Ponte casa d’aste

Elena Correggia, 10 ottobre 2022 | © Riproduzione riservata

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Il gusto emiliano | Elena Correggia

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