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Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni

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Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni

Il futuro parla italiano

Stefano Luppi

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Bologna. Curatori di ArteFiera per il quarto anno consecutivo, Claudio Spadoni (nella foto, a destra) e Giorgio Verzotti (nella foto, a sinistra) illustrano ai  nostri lettori le novità della quarantesima edizione.

Quali sono i maggiori punti di forza dell’edizione 2016?
Abbiamo intensificato ciò che possiamo considerare la forza di ArteFiera: l’italianità. Per quarant’anni la manifestazione è stata il punto di riferimento nel mercato per l’arte moderna e contemporanea italiana. Abbiamo chiesto alle gallerie di presentare i loro gioielli di famiglia, i grandi nomi italiani, senza ovviamente dimenticare né i giovani, né l’internazionalità.
ArteFiera compie 40 anni. Che cosa avete pensato per celebrare la ricorrenza?
Abbiamo una mostra in Pinacoteca Nazionale sull’arte italiana «filtrata» da ArteFiera, le opere esposte sono degli autori più frequentemente presenti nelle quaranta edizioni. Abbiamo inoltre istituito un premio-acquisizione per gli under 40, grazie al quale le opere di quattro giovani artisti esposti in fiera saranno selezionate da un comitato e poi aggiunte alla mostra.
In che direzione va il mercato dell’arte italiana?
Sembra che si confermino le tendenze che hanno fatto parlare negli ultimi anni dei maestri da Fontana a Manzoni, da Castellani a Bonalumi, da Scheggi a Simeti, oltre che dei linguaggi come l’Arte cinetica e la Pittura Analitica. All’estero, da quel che possiamo intuire verificando nelle fiere internazionali, vediamo gallerie prestigiose di New York, Londra e Berlino proporre Gianni Colombo, Giorgio Griffa e adesso anche Gianni Piacentino ed Ettore Spalletti. Un bel segno di vitalità per l’Italia.
Come immaginate ArteFiera nei prossimi anni?
Confermeremo la struttura che abbiamo già sperimentato: la nostra «forza» è data dall’arte italiana, specialmente moderna, che per celebrare i 40 anni si concentrerà ancora di più sui grandi maestri protagonisti dei mercati e su coloro che si avviano a ottenere la stessa considerazione. Manterremo le tradizionali sezioni espositive (Main, Solo show, Nuove proposte, Fotografia), continueremo con la promozione dei giovani attraverso i premi che si stanno moltiplicando e coinvolgeremo la città di Bologna con le nostre iniziative collaterali. Il futuro è questo.

Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni

Stefano Luppi, 27 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

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