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Il fattore «Italia» nelle aste viennesi

Vittorio Bertello

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Con incassi rispettivamente di 3,7 e di 10,2 milioni di euro, le aste Dorotheum di arte moderna del 24 novembre e di arte contemporanea del 25 hanno venduto il 76% e l’85% dei lotti in catalogo (che per l’arte moderna erano 114 e per il contemporaneo 88). Come sempre, i maggiori prezzi si sono generati per l’arte contemporanea; quest’autunno non con picchi particolarmente elevati ma con esiti in genere molto «robusti», sovente sopra le stime, soprattutto per gli artisti italiani, che ancora una volta l’hanno fatta da padroni (dei 60 artisti presenti nell’indice del catalogo, 26 erano «azzurri»; su 88 opere, 43 erano di nostri concittadini).

Il prezzo più alto spetta questa stagione a Gerhard Richter, che ha visto aggiudicare a 491mila euro (una cifra comunque entro le stime di 400-600mila) un suo «Abstraktes BIld» del 1990, consegnato per la vendita da un collezionista privato europeo. Il secondo prezzo dell’asta è invece stato registrato per Agostino Bonalumi: la sua tela estroflessa «Bianco», del 1975, dai 100-150mila euro di stima è salita fino a 442mila.

Altro monocromo è quello di Enrico Castellani, «Superficie bianca», del 1986, stimato 220-340mila euro e aggiudicato a un prezzo finale di 417.800. Paolo Scheggi è l’autore del quarto top lot della vendita, a 393.400 euro (le stime erano di 300-400mila euro), pagati per «Intersuperficie curva rossa», del 1967.

Tra le opere di arte moderna, un’opera realizzata a pastello e gesso su carta su cartoncino di Gino Severini, «Sortie Nord-Sud», datata intorno al 1913, rimaneva entro le stime di 300-400mila euro con un prezzo finale di 369mila euro, mentre una «Bagnante» del 1904 di Frantisek Kupka le sue stime di 100-150mila euro le superava nettamente, cambiando titolare per 295.800 euro. L’arte contemporanea aveva anche una «parte II»: dei 258 lotti del catalogo ne sono stati venduti 171 (cioè il 66%) per un incasso totale di 3,5 milioni di euro.

Vittorio Bertello, 04 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

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