Il catenaccio di Urbino
Uno degli importanti meriti di Vittorio Sgarbi è di essere tra i pochissimi che continuano a denunciare violenze e abbandono del nostro patrimonio artistico.
L’ultima battaglia riguarda un’opera contemporanea, una scultura d’acciaio alta una decina di metri dell’artista inglese Tony Cragg (che il direttore Peter Aufreiter ha fatto collocare nel cortile del Palazzo Ducale. Pier Luigi Pizzi si è rifiutato di entrare per l’orrore che «quel catenaccio» gli provocava.
Nel sito del museo si legge che l'opera «ricorda una delle colonne tortili del baldacchino di Bernini in San Pietro».