Il British Museum nomina lo scienziato Carl Heron vicedirettore ad interim
L’istituzione britannica non ha ancora annunciato un direttore ad interim dopo le dimissioni di Hartwig Fischer

Il British Museum, che la scorsa settimana ha perso sia il direttore che il vicedirettore a causa dello scandalo dei furti, ha ora un vicedirettore ad interim. Secondo il quotidiano britannico «The Daily Telegraph» si tratta di Carl Heron, direttore della ricerca scientifica. Heron sostituisce Jonathan Williams, che ha scelto di «fare un passo indietro» il 25 agosto, in seguito alla sua incapacità di indagare a fondo sulle accuse di furto di antichità greche e romane da parte di un curatore senior del museo.
Poiché il museo non ha ancora un direttore ad interim, Heron ne è ora temporaneamente il capo. È stato nominato dal Consiglio dei trustee, guidato dal presidente George Osborne, già cancelliere dello Scacchiere, cioè ministro dell’Economia. Nessuno è stato ancora nominato direttore ad interim, dopo che Hartwig Fischer ha annunciato il 25 agosto le sue dimissioni con effetto immediato. Nel frattempo, Peter Higgs, che è stato curatore di reperti greci e romani per oltre 30 anni, è stato licenziato a luglio ed è ora oggetto di un’indagine di polizia.
Heron è entrato a far parte del museo nel 2016, dopo 25 anni trascorsi all’Università di Bradford. La sua specializzazione è la bioarcheologia, lo studio dei manufatti organici con l’utilizzo di approcci molecolari e isotopici ai materiali archeologici. La sua nomina è stata un po’ una sorpresa, poiché ci si sarebbe aspettati la promozione del custode di uno dei dipartimenti delle collezioni. Tuttavia, il fatto di avere una persona esperta del museo ma con un approccio nuovo alla sicurezza della collezione presenta dei vantaggi.
Si attende a breve, probabilmente entro la prossima settimana, l’annuncio di chi assumerà il ruolo di direttore ad interim. La decisione sarà presa dai 20 amministratori del museo e potrebbe richiedere l’approvazione formale del primo ministro, Rishi Sunak. Il prossimo compito sarà quello di avviare la ricerca del nuovo direttore e del suo vice, che difficilmente potranno assumere l’incarico prima della seconda metà del prossimo anno. Nel frattempo, il direttore e il vice dovranno affrontare le sfide immediate derivanti dalla più grave crisi che il British Museum abbia mai affrontato da decenni.