Il Barocco leggiadro del giovane Sansone

A Palazzo d’Accursio la prima monografica dedicata al pittore emiliano settecentesco

«Salomone incensa gli idoli», di Giuseppe Marchesi detto il Sansone
Valeria Tassinari |  | Bologna

La volontà di portare una rinnovata attenzione sul ’700 emiliano, risarcendolo dell’oblio determinato dai cambiamenti del gusto, e il desiderio di valorizzare aspetti significativi della produzione artistica bolognese, leggendola in un contesto europeo e cosmopolita, sono il movente di «Leggiadro Barocco. L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone», la prima mostra monografica dedicata al pittore, promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica per la cura di Antonella Mampieri e Angelo Mazza, e allestita fino al 2 settembre nelle Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio.

Giuseppe Marchesi (Bologna, 1699-1771), detto «Il Sansone» per corporatura e temperamento, fu pittore prolifico e di tempra; istruito da affermati maestri come Aurelio Miano e Marcantonio Franceschini nel solco della tradizione carraccesca, ma nel culto della linea più classicista di Guido Reni, si affermò nel contesto della prestigiosa Accademia Clementina. Lo distingueva uno stile composto e arcadico, che negli anni avrebbe declinato in esiti più personali, aggiornandosi sulle tendenze in auge in Francia e Austria, fino a distinguersi tra i protagonisti del Barocchetto.

Dopo un primo studio monografico pubblicato nel 1971 da Renato Roli, che aveva rivisto attribuzioni un tempo confuse con il contemporaneo Ercole Graziani junior, Antonella Mampieri e Angelo Mazza hanno ulteriormente ampliato il catalogo dell’artista. Questa loro rilettura dell’opera giovanile si concentra sul periodo iniziale della sua carriera fino al 1725 quando, affrancatosi dai modelli dei maestri, iniziò la sua operatività autonoma di livello internazionale.

Opere da stanza, di soggetto sacro o profano, di provenienza pubblica e privata, registrano con precisione l’andamento lineare di una cronologia di formazione che mostra già un artista di talento, come nelle tele con Storie bibliche («Mosè salva le figlie di Jethro» e «Salomone incensa gli idoli»), il cui recente reperimento sul mercato antiquario ha costituito l’occasione di questa mostra.

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