I viaggi di Arturo

Walter Guadagnini |  | Roma

Arturo Zavattini riceve in regalo dal padre (il celeberrimo sceneggiatore Cesare) la sua prima macchina fotografica nel 1949, quando ha diciannove anni; tre anni dopo, è già con Ernesto De Martino nella sua prima spedizione etnografica in Lucania, destinata a entrare nella storia dell’antropologia e della fotografia italiana.

Un amore a prima vista, dunque, che si rinforza nel corso degli anni successivi, nei quali Zavattini diviene uno dei più richiesti direttori della fotografia del cinema italiano, allora rappresentato da figure come Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Federico Fellini, Marcello Mastroianni, Sofia Loren. Figure che finiscono sotto l’obiettivo del fotografo anche nei momenti di pausa tra una scena e l’altra, in quella condivisione di spazi e azioni che è tipica del mondo cinematografico.

Abbandonata la professione, il fotografo che, ancora nel 1952, aveva accompagnato Paul Strand
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