I tori alati di Ninive

La distruzione della moschea di Giona ad opera dell'Isis porta alla scoperta di uno strato archeologico più profondo

I giganteschi tori alati in rilievo rinvenuti nell'antica Ninive, vicino a Mosul in Iraq
Giuseppe Mancini |  | MOSUL

Il vandalismo devastante dell’Isis ha inconsapevolmente portato a un’interessante scoperta in Iraq, nell’antica Ninive nei pressi di Mosul. I terroristi dello Stato islamico hanno fatto saltare in aria l’importante moschea di Giona, costruita su quella che era conosciuta come tomba del profeta, e trovato l’accesso attraverso tunnel a un palazzo assiro del VII secolo a.C. nello strato archeologico più profondo.

Le fonti lo attribuiscono ai re Sennacherib, che aveva realizzato un edificio militare, e Asarhaddon, che lo ha trasformato in residenza regale; tentativi di scavo a cavallo tra XIX-XX secolo erano stati bloccati proprio dalla presenza del santuario.

Dopo la fuga dell’Isis, la struttura è stata esaminata da ricercatori dell’Università di Heidelberg, che vi hanno trovato 4 giganteschi tori alati in rilievo, una grande sala del trono lunga 55 metri, piccoli oggetti in oro abbandonati alla rinfusa (di cui 2 di provenienza egizia) nei tunnel che fanno pensare al trafugamento sul mercato nero di ben altri tesori.

Il professor Peter Miglus, tuttavia, confida che proseguendo le ricerche in aree del palazzo ancora inesplorate, la missione possa scoprire nuovi ambienti e reperti.

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