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Martin Bailey
Leggi i suoi articoliSotheby’s si prepara a vendere una delle maggiori collezioni di porcellane cinesi rimaste in mani private: è quella di Roger Pilkington, un possidente terriero del Wiltshire discendente dalla famiglia già proprietaria della vetreria Pilkington nel nord dell’Inghilterra.
Aveva collezionato ceramiche cinesi dal 1958 fino alla sua morte nel 1969, quando questi oggetti passarono alla sua famiglia. La collezione aveva ottenuto un’esenzione condizionale dalle tasse di successione, e perciò circa 100 oggetti dovranno essere offerti privatamente alle collezioni pubbliche del Regno Unito prima che abbia luogo la vendita di Sotheby’s prevista il 6 aprile a Hong Kong.
Gli oggetti più importanti all’asta sono tutti porcellane biancoblu del XV secolo: una coppa imperiale (stime da 5,1 a 7,7 milioni di euro), un’acquasantiera rituale (stime da 3,8 a 5,1 milioni) e un vaso «moonflask» (stime da 2,6 a 3,8 milioni). I pezzi coprono un periodo di mille anni, tra le dinastie Tang e Qing, e sono complessivamente stimati 26 milioni di euro. Sorprendentemente, il prezzo di riferimento per i musei del Regno Unito per i tre pezzi principali è di 22 milioni di euro, decisamente al di sopra delle stime di Sotheby’s che sono comprese tra gli 11,5 e i 16,6 milioni.
È possibile che le stime minime di Sotheby’s abbiano la funzione di stimolare le offerte dei potenziali acquirenti. I principali mercati per le ceramiche cinesi di pregio sono oggi Hong Kong, la Cina continentale, Taiwan e il Giappone. Alcuni oggetti della collezione, che andranno a colmare alcune lacune dei musei del Regno Unito, non sono stati inseriti nel catalogo dell’asta ed è probabile che verranno offerti più avanti nell’anno in conto tasse.
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