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David Bowie

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David Bowie

I Sottsass di Ziggy Stardust

Sotheby’s Londra batte all'asta oggi e domani i dipinti moderni e contemporanei e il design italiano di David Bowie

Vittorio Bertello

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Londra. «L’arte è stata, seriamente, l’unica cosa che ho sempre desiderato possedere. Per me è sempre stata un nutrimento costante. La uso. Può cambiare il mio stato d’animo al mattino. La stessa opera può cambiarmi in modo diverso, a seconda delle esperienze che vivo». Questa dichiarazione, che David Bowie rese nel 1998 a «The New York Times», spiega il rapporto che legava all’arte la rockstar inglese.
David Bowie è stato un collezionista di arte britannica del Novecento e di design, e Sotheby’s mette in vendita a Londra il 10 e l’11 novembre, in tre sessioni, 400 opere a lui appartenute. Una loro scelta è stata oggetto di un’esposizione che si è tenuta in prima battuta a Londra tra il 20 luglio e il 9 agosto, e che, per il glamour del nome che l’accompagna, ha viaggiato a Los Angeles, New York e Hong Kong, prima di ritornare a Londra, dove la mostra preasta ha avuto migliaia di visitatori.

Di Frank Auerbach per esempio il catalogo dell’asta ha un olio su tavola del 1965, «Head of Gerda Boehm», un ritratto della cugina dell’artista che Bowie aveva concesso alla Royal Academy per la retrospettiva dedicata dall’istituzione britannica nel 2001 all’artista inglese. Le stime per quest’opera sono comprese tra 350 e 590mila euro.
Del britannico Harold Gilman (1876-1919) Sotheby’s proporrà «Interior (Mrs. Mounter)», olio su tela del 1917, a 180-290mila euro; di Peter Lanyon (1918-64), a 290-410mila euro, «Witness», un olio su tela del 1961 che il cantante prestò nel 2010 alla Tate St Ives per una retrospettiva del pittore.
Nel 1996 Bowie interpretò Andy Warhol nel film «Basquiat» di Julian Schnabel, biografia dell’artista americano morto per overdose di eroina otto anni prima. L'anno successivo, il 1997, la rockstar acquistò «Air Power» una tela del 1984 di Jean-Michel Basquiat che ora viene proposta con stime tra i 2,9 e i 4,1 milioni di euro. Non manca Damien Hirst con uno dei suoi «spin-painting»: «Beautiful, shattering, slashing, violent, pinky, hacking, sphincter painting» del 1995 ha una quotazione di 290-410mila euro.

Bowie è stato anche un appassionato del design italiano, e l’asta di Sotheby’s presenta «Casablanca sideboard», una credenza di Ettore Sottsass del 1981 (quotata 4.700-7mila euro) e un radiofonografo (un giradischi con apparecchio radio incorporato) creato da Pier Giacomo e Achille Castiglioni per Brionvega (stime 950-1.400 euro).

David Bowie

Ettore Sottsass, Casablanca Sideboard, 1981

Jean-Michel Basquiat, Air Power, 1984

Vittorio Bertello, 10 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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