Winterthur (Svizzera). Dal 25 gennaio al 19 aprile il Kunst Museum Winterthur presenta la prima personale svizzera di Walead Beshty, artista britannico residente a Los Angeles. Nato a Londra nel ’76, Beshty si interroga sull’evoluzione dei prodotti nella nostra società di consumo, e di come il mondo dell’arte sia inevitabilmente coinvolto in questa dinamica. Dai processi di produzione delle opere, alla rete dei trasporti fino agli allestimenti degli spazi espositivi, ogni fase della creazione contemporanea è messa sotto osservazione: non sfuggono all’analisi dell’artista anche i ruoli dei critici, dei curatori e dei collezionisti.
Nelle sculture, installazioni e fotografie di Beshty, l’opera d’arte è costantemente intesa come parte di un sistema di relazioni che ne definiscono non soltanto l’esistenza ma persino il potenziale culturale ed economico. «Standard Deviations» (questo il titolo dell’esposizione curata da Lynn Kost) si concentra sulle opere più recenti, molte delle quali esposte per la prima volta. Le sale del museo ospitano anche alcuni dei fotogrammi all’origine del successo internazionale di Beshty, inclusa la serie «Travel Pictures» del 2006: dedicate a una missione diplomatica a Berlino, le opere della serie furono sottoposte a dei controlli a raggi X che le alterarono.
Modificata, l’opera diventa così testimonianza non soltanto dell’oggetto o del momento fotografato, ma anche della sua stessa storia in quanto prodotto artistico. Tra le opere più iconiche esposte figurano le Fed-Ex Sculpture, nate da una riflessione sulla globalizzazione e sull’instancabile flusso commerciale internazionale. La mostra è in collaborazione con il Mamco di Ginevra. A marzo, l’editore londinese Koenig Books pubblicherà la prima monografia dedicata all’artista.