I due secoli di Giamblanco

Giovanni Pellinghelli del Monticello |  | Torino

Dal 27 novembre al 31 dicembre la galleria Giamblanco di Torino presenta la terza edizione dell’annuale mostra di dipinti dei Sei e Settecento. Punta di diamante della mostra è la versione inedita del «Figliol prodigo» di Mattia Preti, tema caro del pittore calabrese.

Ampio spazio ha come di consueto l’area veneta, con Antonio Maria Marini (1668-1725), sodale di Sebastiano Ricci, e il veronese Antonio Balestra (1666-1740), dal 1725 membro dell’Accademia romana di San Luca, attivo a Venezia a Pommersfelden per il principe-arcivescovo di Magonza Franz Lothar von Schönborn per il quale dipinse una serie di «Favole», in cui espresse al meglio lo stile arcadico e rococò. Per la scuola genovese «Giuseppe e la moglie di Putifarre» di Giovanni Battista Carlone (1603 ca-1684 ca) e l’«Adorazione dei pastori» di Valerio Castello (1624-59).

Numerose e in gran parte inedite le Battaglie: del citato Marini, di
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