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I disegni Prat

Lidia Panzeri

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Sono 110 i disegni esposti al Museo Correr fino al 4 giugno nella mostra «Da Poussin a Cézanne» (catalogo Magonza) appartenenti alla collezione di Louis-Antoine e Véronique Prat. Quasi la metà dell’intero corpus con in più le recenti acquisizioni, esposte per la prima volta. Il curatore Pierre Rosenberg, presidente della locale Alliance Française, li ha ordinati in otto sezioni che sono altrettanti capitoli della storia dell’arte francese, prediligendo il confronto con autori di stili contrapposti. È il caso di Nicolas Poussin e di Claude Lorrain per la prima sezione e di Théodore Géricault e di Eugène Delacroix, il primo anticipatore, il secondo maestro riconosciuto del Romanticismo, in dialettica con 7 opere ciascuno. Il gioco delle coppie continua con Charles Brun, pittore ufficiale del Re Sole, e il rivale Pierre Mignard, ritrattista di corte.

Nel secolo dei lumi il raffronto è tra Antoine Watteau e François Boucher con la loro leggerezza rocaille. Il Neoclassicismo, al contrario, vede protagonista assoluto Jacques-Louis David con i suoi exempla virtutis. Tra gli impressionisti il primato del disegno spetta a Manet e Degas, ai quali fanno da contraltare la visione onirica di Redon o meditativa di Rodin. Toulouse-Lautrec, Seurat e Cézanne, con la sua geometrica armonia formale, chiudono la rassegna. Quanto alle tecniche e ai soggetti, dai ritratti ai paesaggi, sono i più vari, a dimostrazione che il disegno è il dominio della creatività.

Lidia Panzeri, 12 aprile 2017 | © Riproduzione riservata

I disegni Prat | Lidia Panzeri

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