Porta delle Alpi e confine permeabile verso la Francia e l’ovest del continente, Cuneo accoglie dal 24 novembre cinque imponenti pale d’altare di Veronese, Tiziano e Tintoretto, provenienti da altrettante chiese di Venezia, porta d’Oriente e porta del mondo. Ospitata negli ariosi spazi gotici del Complesso Monumentale di San Francesco e curata da don Gianmatteo Caputo e Giovanni Carlo Federico Villa, la mostra «I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto, Veronese» conclude le iniziative realizzate nel 2022 per i trent’anni della Fondazione Crc.
Istituendo un serrato e coerente confronto stilistico, il percorso espositivo prende avvio da una tarda «Annunciazione» (1563-65) di Tiziano proveniente dalla Chiesa di San Salvador, a cui fanno seguito due opere del Veronese, il «Battesimo di Cristo» e la «Resurrezione di Cristo» (1560-61, provenienti rispettivamente dalle chiese del Redentore e di San Francesco della Vigna), e due grandi tele di Tintoretto: l’animata «Ultima Cena» (1561-66) dalla Chiesa di San Trovaso e la «Crocifissione» (1560 ca) dalla Chiesa dei Gesuati.
Quest’ultima, al pari del veronesiano «Battesimo di Cristo», è stata restaurata nell’ambito di edizioni passate di «Restituzioni», il programma di restauri curato da Intesa Sanpaolo, che ha promosso la mostra cuneese insieme a Crc. Focalizzata sul periodo 1560-65, l’esposizione intende offrire un’occasione per approfondire il ruolo di questi dipinti nel contesto veneziano del tempo, per comprendere l’importanza del dialogo artistico svoltosi tra tre grandi protagonisti del Rinascimento e per apprezzare i modi in cui la scuola «del colore» ha saputo porsi al servizio di temi fondamentali dell’iconografia cristiana. Visitabile fino al 5 marzo, la mostra è accompagnata da un catalogo edito da MondoMostre.
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