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Melanie Gerlis
Leggi i suoi articoliL’ottava edizione di Art Basel Hong Kong si svolge dal 15 al 17 marzo al Convention and Exhibition Center. Le gallerie di Hong Kong sono anche quest’anno in numero ridotto nella sezione centrale (11 su 181), ma agli artisti locali è data più visibilità. Edouard Malingue, ad esempio, presenta a «Encounters», il settore che ospita opere di grande formato, una vasta installazione di João Vasco Pavia, artista portoghese che vive a Hong Kong. S’intitola «Mausoleum», è quotata un milione di dollari di Hong Kong (115mila euro) e riproduce una camera funeraria realizzata con imballaggi di Styrofoam, quelli che impiegano centinaia di anni per degradarsi. La Blindspot Gallery, presente nella sezione «Discoveries», dedicata ai giovani artisti, porta opere di un altro «espatriato», il cinese Trevor Yeung, tra i 30mila e gli 80mila dollari di Hong Kong (3-8mila euro). Anche le gallerie straniere presentano opere di artisti di Hong Kong. Aike-Dellarco di Shanghai e ShugoArts di Tokyo espongono di Lee Kit, che ha rappresentato Hong Kong alla Biennale di Venezia del 2013, mentre Ben Brown punta su Kitty Chou. Le italiane presenti sono sette: Massimo De Carlo, Lia Rumma, Continua, Mazzoleni, Franco Noero, Tornabuoni e Galleria Maggiore. Anche il neonato satellite Art Central «punta sugli artisti locali», dichiara Tim Etchells, cofondatore della fiera allestita dal 14 al 16 marzo al Central Harbourfront. Su 77 gallerie, 17 hanno iniziato l’attività a Hong Kong.
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