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Herman nel deserto
- Francesca Romana Morelli
- 08 gennaio 2017
- 00’minuti di lettura


Herman nel deserto
Herman nel deserto
- Francesca Romana Morelli
- 08 gennaio 2017
- 00’minuti di lettura
Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoli«The Night Illuminates the Night» è la personale dell’israeliano Rafael Y. Herman, a cura di Giorgia Calò e Stefano Rabolli Pansera, allestita al Macro Testaccio dal 25 gennaio al 26 marzo. Promossa dal Comune di Roma, la mostra è patrocinata dall’Ambasciata d’Israele, dalla Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti, degli Amici del Tel Aviv Museum e della Cité Internationale des Arts di Parigi.
Sono esposte una decina di grandi immagini fotografiche notturne, eseguite tra il 2010 e il 2106 senza ausili elettronici e manipolazioni digitali nella foresta della Galilea, nei monti della Giudea e nel Mediterraneo: «Durante gli scatti, ricorda Herman, non potevo fare niente: eravamo io, la macchina fotografica e il furgone di mio padre col quale mi spostavo nel deserto. Così ho cominciato a pensare che il mio progetto mi riportava alla condizione essenziali dell’uomo, alla sua storia».
Nato nel 1974 a Be'er Sheva nel deserto del Negev, Herman vive a Parigi, dove ha vinto la seconda residenza alla Cité Internationale des Arts. Laureato in Economia e Management a Tel Aviv, ha poi esplorato il Sudamerica, finché nel 2003 è approdato a Milano, dove a Palazzo Reale ha presentato il progetto Bereshit-Genesis (2006). Nel 2015 ha vinto il Praga Fotosféra Award.
Durante la mostra sarà presentato il libro d’artista, pubblicato da Mousse, con gli scritti critici, oltre che dei curatori, di Chiara Vecchiarelli e Arturo Schwarz.