Helen Cammock e Mona Osman alla Collezione Maramotti

Le due artiste appartengono a diverse generazioni ma provengono entrambe dalla scena anglosassone

«Self Crucifixion» (2019) di Mona Osman (particolare). © L’artista. Cortesia della C&C Gallery, Londra
Valeria Tassinari |  | Reggio Emilia

Due personali al femminile aprono la nuova stagione della Collezione Maramotti, ponendo l’accento sulla profondità della ricerca delle donne, che sempre più conquista un pieno riconoscimento. Le protagoniste di queste esposizioni, configurate come mostre indipendenti, entrambe dal 13 ottobre al 16 febbraio, appartengono a diverse generazioni ma provengono entrambe dalla scena anglosassone.

Helen Cammock (1970) è la vincitrice della settima edizione del Max Mara Art Prize for Women, organizzato in collaborazione con la Withechapel Gallery di Londra, dove l’artista britannica ha presentato il suo progetto prima di riproporlo in Italia. Nel suo lavoro utilizza abitualmente diversi media, tra i quali ha uno spazio peculiare la musica, che si integra all’immagine e ne accentua il tono emotivo.

«Che si può fare?», il progetto presentato ora, costituito da un film, una serie di incisioni, un fregio
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Valeria Tassinari