Tino Sehgal fotografato da Wolfgang Tillmans nel 2013 (part.). © Wolfgang Tillmans

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Tino Sehgal fotografato da Wolfgang Tillmans nel 2013 (part.). © Wolfgang Tillmans

Guardate, agite, ma non fotografate

Una performance di Tino Sehgal alle Ogr di Torino

Dopo la personale presso la Villa Reale di Milano nel 2008, organizzata dalla Fondazione Nicola Trussardi, Tino Sehgal (1976) l’artista-coreografo anglo-tedesco vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 2013, torna in Italia con un nuovo e ambizioso progetto espositivo. A ospitarlo, dal 2 febbraio al 18 marzo, sono le Ogr di Torino, che con questa mostra a cura di Luca Cerizza inaugurano un ciclo di personali dedicate a singoli artisti internazionali presso il binario 1 dell’ala nord dell’edificio un tempo sede delle Officine grandi riparazioni delle ferrovie.

Un’esposizione, quella di Sehgal, effimera e immateriale, come nella migliore tradizione dell’artista: gli unici «oggetti» in mostra sono i corpi di 50 performer, a plasmare una complessa coreografia in continua trasformazione. Le singole opere dell’artista, ovvero le singole «situazioni», nel vocabolario di Sehgal, costituiscono scene o momenti di un progetto fluido e in costante evoluzione, le cui variabili sono definite dalle modalità dell’interazione tra spettatori e performer.

Tra le più celebri è «Kiss» (2003), una coreografia attivata da due ballerini professionisti, che reinterpretano i baci più noti della storia dell’arte, a partire dall’omonima scultura di Auguste Rodin. In «These Associations», presentata alla Tate Modern di Londra nel 2012, gli interpreti, attraverso il dialogo, il movimento e il canto, instauravano un intimo confronto con i visitatori che attraversavano la Turbine Hall del museo britannico.

Per le opere di Sehgal nessuna forma di documentazione video-fotografica è consentita: privi di resti oggettuali e materici, i lavori dell’artista (la cui formazione unisce danza a studi di economia) sfidano le dinamiche contemporanee di produzione e distribuzione dell’opera d’arte.
A seguire, alle Ogr, Susan Hiller, dal 29 marzo al 24 giugno, Rokni Haerizadeh in estate e Mike Nelson in autunno.

Tino Sehgal fotografato da Wolfgang Tillmans nel 2013 (part.). © Wolfgang Tillmans

Federico Florian, 09 febbraio 2018 | © Riproduzione riservata

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Guardate, agite, ma non fotografate | Federico Florian

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