Gli umani sono malati e gli uccelli arrabbiati

Il Reina Sofia presenta la più completa retrospettiva mai dedicata all’artista femminista Ida Applebroog

Una veduta dell'allestimento della mostra «Marginalias», Museo Reina Sofía, Barcellona
Roberta Bosco |  | Madrid

È particolarmente adatta a questi tempi difficili la più completa retrospettiva mai dedicata all’artista femminista Ida Applebroog (New York, 1929) che il Museo Reina Sofía presenta fino al 27 settembre.

Intitolata «Marginalias», dal nome di una serie degli anni ’90, ripercorre mezzo secolo di carriera attraverso più di 200 opere, tra disegni, acquerelli, dipinti, sculture, libri d’artista, e 8 installazioni di grandi dimensioni, che affrontano i suoi temi ricorrenti: i limiti tra pubblico e privato, la violenza sulle donne, le relazioni patriarcali, la medicalizzazione delle società avanzate o la normalizzazione del dolore altrui.

Il percorso espositivo parte dai disegni realizzati durante una degenza in ospedale nel 1969 che convergono nell’installazione «Monalisa (Vagina House)», un esercizio di autoconoscenza che plasma il noto slogan femminista «il personale è politico». Dimenticate per 40 anni nella soffitta dell’artista, queste opere sono state recuperate nel 2005 durante un inventario e secondo la curatrice Soledad Liaño, «rappresentano un saggio bidimensionale delle grandi sculture biomorfe di cui purtroppo rimangono solo alcune fotografie».

Le installazioni seguenti dimostrano come, sotto l’influenza di Samuel Beckett, l’elemento teatrale vada imponendosi prima nei teatrini e poi nei grandi scenari e nei «Performance Books». «La società malata, destrutturata e disfunzionale rappresentata nelle opere degli anni ’90 riflette in parte un’interpretazione distorta della medicina e della scienza come fabbrica di individui deboli, medicati e sottomessi», sottolinea la curatrice.

La mostra si chiude con «Angry Birds of America», un progetto avviato nel 2016 che risponde all’interesse della Applebroog per l’ornitologia e ai suoi dubbi sulla ricerca scientifica, ma anche alla situazione politica dell’era Trump. «La furia e la delusione che emergono dagli uccelli morti di Applebroog riflettono un contesto radicalmente diverso da quello della fiorente democrazia vissuta dai naturalisti dell’800», conclude la Liaño.

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