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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliLa Fondazione Palazzo Magnani e l’azienda Coop Alleanza 3.0, propongono fino al 16 aprile presso la Sinagoga cittadina la rassegna «Licalbe Steiner. Alle origini della grafica italiana», con la quale si illustra il lavoro dei coniugi Alberto Massimo Alessandro detto Albe Steiner (1913-74), nipote di Giacomo Matteotti trucidato nel 1924, e Matilde Maria Covo detta Lica Steiner (1914-2008).
La mostra, curata dalla figlia della coppia, Anna Steiner, e progettata dallo studio Origoni-Steiner con catalogo Corraini, riunisce mille esemplari della produzione grafica del loro «Studio L.A.S.», attento alla lezione del Bauhaus e del Costruttivismo russo, con il quale ad esempio realizzarono il marchio originale Coop nel 1963 poi modificato in accordo con l’architetto Bob Noorda (1927-2010).
Il percorso della rassegna parte con i primi lavori del 1939 fino alla Liberazione. Dopo la guerra divengono redattori grafici de «Il Politecnico» di Elio Vittorini e compiono un viaggio in Messico durante il quale operano con i muralisti tra cui Siqueiros e Rivera (1946-48).
In mostra molti dei loro lavori grafici e fotografici, editoriali, pubblicitari, alternati ad allestimenti, marchi, presentazioni di prodotto, fotografie e manifesti, realizzati dal duo nel corso degli anni. Gli Steiner sono tra i protagonisti della rinascita culturale italiana nel dopoguerra, in contatto con numi tutelari della cultura italiana come Elio Vittorini e Italo Calvino. Nella foto, una copertina della rivista trimestrale «Bemberg».