Ha una vena onirica, beffarda ed enigmatica il fotografo Roger Ballen, in mostra con un’ampia antologica dal 14 aprile al 2 ottobre al Palazzo del Duca e a Palazzetto Baviera a Senigallia, curata dal gallerista e collezionista Massimo Minini. Un centinaio le foto esposte racchiuse sotto il titolo «The Place of the Upside Down», che fa immaginare un mondo sottosopra. Nato a New York nel 1950 e da una quarantina d’anni in Sudafrica, Ballen compone scene bizzarre, interni in grado di spiazzare l’osservatore con persone in pose insolite che spesso emanano un senso di smarrimento o di solitudine e sono accompagnate di frequente da animali e oggetti.

È un autore che crea autentiche composizioni dove spesso fa interagire disegno, pittura, collage, scultura. Il fotografo ha avuto inizi «più di cronaca e denuncia, anzi era più stupito che denunciante. Da geologo aveva lavorato in miniere del Sudafrica, poi prevalse la fotografia, ritraendo i poveri bianchi», dice Minini. «Dieci anni fa, gli chiesi, chi era responsabile delle sue costruzioni sceniche: in un ambiente miserevole vediamo un serpente sul tetto, una mucca o una gallina comparire all’improvviso, letti con i buchi, materassi sfondati. È un fotografo dell’assurdo come Beckett è il teatro dell’assurdo».

E con questo taglio mette in scena «una commedia seria o un dramma ridicolo», rimarca il collezionista. Come informa la nota stampa, Ballen definisce il suo stile «fiction documentaristica» e per lui è stato coniato il neologismo «ballenesque». Palazzo Baviera propone un gruppo di scatti a colori, inediti, dalla raccolta dell’artista, Palazzo del Duca raccoglie opere dalla collezione Minini. La mostra è prodotta dal Comune per il programma «Senigallia Città della Fotografia». Ballen rappresenta inoltre il Sudafrica nel padiglione nazionale alla 59. Biennale di Venezia. Promuovono la rassegna la Regione Marche e il Comune con la Galleria Massimo Minini di Brescia e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.