NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 25 LUGLIO 2023

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MARTEDÌ 25 LUGLIO 2023

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Luigi Bonotto a Reggio Emilia, 2012

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I repubblicani bloccano i finanziamenti per lo Smithsonian’s National Museum of the American Latino

Un nuovo disegno di legge vieta al museo creato da un atto del Congresso nel 2020 di ricevere finanziamenti federali. Un disegno di legge del 19 luglio vieta specificamente al Governo federale di spendere i fondi dei contribuenti per il National Museum of the American Latino (Nmal), in fase di pianificazione avanzata a Washington DC. Ne ha dato notizia «The Hill», aggiungendo che i membri repubblicani del comitato avrebbero preso di mira il museo ormai vicino all’identificazione del sito. Ai repubblicani non sarebbe piaciuta la mostra temporanea nella Molina Family Latino Gallery dello Smithsonian intitolata «¡Presente! Una storia latina degli Stati Uniti», che dedicherebbe troppo spazio alle discussioni sul colonialismo europeo, sugli sfollamenti forzati e sugli interventi politici e militari statunitensi in America Latina. I critici sostengono che il museo non fa abbastanza per denunciare governi populisti di sinistra come il regime di Fidel Castro a Cuba.

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Nasce la nuova società FS Treni turistici italiani

È stata presentata il 24 luglio nel Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. «Ha la missione di proporre un’offerta di servizi ferroviari espressamente pensati e calibrati per un turismo di qualità, sostenibile e attento a riscoprire le ricchezze del territorio italiano. Un turismo che possa vivere il viaggio in treno come un momento integrante della vacanza, elemento di qualità dell’esperienza turistica complessiva», spiegano dal Gruppo Ferrovie dello Stato. L’offerta, un pacchetto di 400 treni, comprenderà treni di lusso come Orient Express – la Dolce Vita (attivo dal 2024); Espressi, con vetture retrò anni Ottanta e Novanta, e treni storici, in particolari aree dove i viaggio in treno saranno abbinati a soste per visite guidate, percorsi pedonali e degustazioni. E infine una serie di Omnibus-regionali attivi nei week end a tariffe vantaggiose e accessibili.

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Otto, e tutti big, gli artisti del secondo Padiglione nigeriano alla Biennale di Venezia

Saranno otto artiste e artisti della diaspora nigeriana, appartenenti a diverse generazioni, i protagonisti di «Nigeria Imaginary», la mostra collettiva del secondo Padiglione nazionale della Nigeria alla 60ma Biennale di Venezia nel 2024. Curato da Aindrea Emelife, il padiglione ospiterà lavori di Tunji Adeniyi-Jones, Ndidi Dike, Onyeka Igwe, Toyin Ojih Odutola, Abraham Oghobase , Yinka Shonibare, Fatimah Tuggar e Precious Okoyomon e sarà allestito in uno storico Palazzo di Dorsoduro, vicino alle Gallerie dell’Accademia. Aindrea Emelife ha inoltre curato la mostra «Black Venus» recentemente inaugurata alla Somerset House di Londra con ottime recensioni. Una presentazione ampliata del padiglione nigeriano sarà esposta nel Museum of West African Art (MOWAA) a Benin City nel 2025.

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Ecco i 10 candidati a curare il Padiglione Italia della prossima Biennale di Venezia

Selezionati tramite concorso tra 72 candidature, i finalisti sono: Lorenzo Balbi, Ilaria Bonacossa, Luca Cerizza, Lucrezia Cippitelli (con Davide Quadrio), Jacopo Crivelli Visconti (con Marcella Beccaria, Giovanni Carmine, Alfredo Cramerotti, Arturo Galansino), Ilaria Gianni, Luigia Lonardelli, Luca Lo Pinto, Matteo Lucchetti, Paola Nicolin. Seguirà un’ulteriore valutazione in base a nuovi approfondimenti dei progetti proposti. La commissione sceglierà i tre candidati finali da sottoporre al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Gli artisti inclusi nel progetto possono essere un massimo di tre, come si legge nel testo dell’open call. Tra i criteri presi in considerazione anche l’impatto ambientale e l’ecosostenibilità dell’allestimento.

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Pistoletto rifarà la «Venere degli Stracci» incendiata

Lo annuncia il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Sarà in piazza del Municipio, ma sarà diversa, l’artista spiega come sia importante tenere conto di quello che è successo, «che lascia una traccia, va compreso e no ignorato», ha affermato il sindaco. Michelangelo Pistoletto è dunque attualmente al lavoro sul concepimento di un’opera «nuova» in piena libertà artistica, slegato anche dai requisiti del bando per il quale era stata originariamente realizzata l’opera. La «Venere degli stracci» è un’opera ideata nel 1967 dall’artista piemontese, tra i massimi esponenti dell’Arte povera. Si tratta della replica in gesso di una statua di Venere sommersa da una montagna di stracci e vestiti dismessi, a indicare la commistione tra arte e vita, lo sconfinamento del quotidiano nello spazio sacro dell’arte, e la contrapposizione tra caos, equilibrio e simmetria.

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Joe Biden annuncia un monumento nazionale a Emmett Till

I monumenti nazionali di Emmett Till e di sua madre Mamie Till-Mobley saranno nel Mississippi e nell’Illinois. Uno a Chicago, da dove proveniva Till, e due nel Mississippi, dove nel 1955 il quattordicenne nero fu rapito, torturato e ucciso da due uomini bianchi per aver presumibilmente fischiato a una donna bianca. Dopo la morte di Till, l’attivismo di sua madre ha contribuito ad ampliare il sostegno al movimento per i diritti civili. L’omicidio nel 1955 ha scioccato la nazione. A Chicago il mon umento sorgerà vicino alla chiesa dove si sono svolti i funerali e 250.000 persone in quattro giorni sono andate a rendere omaggio. I due siti nel Mississippi sono entrambi nella contea di Tallahatchie, a Graball Landing, vicino a dove si ritiene che il corpo di Till sia stato trovato nel fiume Tallahatchie, e al tribunale del secondo distretto della contea di Tallahatchie, dove i suoi assassini furono assolti da una giuria di soli uomini.

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Compie dieci anni la Fondazione Bonotto

Fu tenuta a battesimo da Yoko Ono a Venezia nel giugno 2013. È dedicata al movimento Fluxus e alla Poesia Visiva, Sonora, Concreta e Digitale, è nata dalla collezione di Luigi Bonotto, imprenditore tessile vicentino. Ha sede a Colceresa (Vi): le opere sono disseminate negli stabilimenti tra telai, carelli elevatori, scaffalature e orditoi, mentre una grande e unica raccolta di documenti, video, riviste, libri d’artista, cataloghi e volumi è a disposizione degli studiosi in alcuni locali dedicati. Patrizio Peterlini, direttore artistico, ha curato la digitalizzazione dell’intera collezione (fondazionebonotto.org). Dopo la mostra nel Museo del Novecento di Milano e la collaborazione con Palais de Tokio e Centre Pompidou di Parigi, WhiteChapel Gallery di Londra, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, si svolgeranno a Venezia il 29 luglio i festeggiamenti del primo decennale con una serata di performance a invito a cui parteciperanno Julien Blaine, L’impero della luce, Giovanni Fontana, Umberto Petrin e un omaggio a Nam June Paik.

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Scultura astratta rubata dal set di «Beetlejuice 2»

È la stessa scultura che compariva nel film «Beetlejuice» (1988) di Tim Burton, il cui sequel uscirà il 6 settembre 2024. È attualmente in fase di lavorazione nel Vermont, dove il 14 luglio sono stati rubati dal set la scultura che nel primo film prende vita e attacca la sua creatrice, l’artista immaginaria Delia Deetz (Catherine O’Hara). L’opera astratta, che evoca un albero mosso dal vento o una mano con nove dita su un piedistallo cubico, è stata rubata insieme ad altri oggetti di scena.

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La galleria belga Tim Van Laere si stabilisce a Roma

La galleria di arte contemporanea aprirà un secondo spazio nel cuore della capitale italiana nell’autunno del 2023. Fondata in Anversa nel 1997, la galleria lavora sia con talenti emergenti sia con artisti internazionali di fama consolidata. Tra gli appuntamenti in vista le mostre di Rinus Van de Velde (dal 31 agosto al 7 ottobre), la partecipazione alla prossima edizione dell’Armory Show a New York dal 7 al 10 settembre e una personale di Adrien Gheine dal 12 ottobre al 24 novembre.

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Assegnati i 450mila dollari del Rabkin Prize per il giornalismo delle arti visive

Nove i giornalisti premiati il 20 luglio Maximilíano Durón (New York); Erin Joyce (Arizona); Eileen G’Sell (St. Louis); Jori Finkel (Los Angeles); Harmony Holiday (Los Angeles); Annette LePique (Chicago); Darla Migan (New York); Rebecca Solnit (San Francisco); Jillian Steinhauer (New York). con 50mila dollari ciascuno. I loro contributi sono usciti sulle colonne di Art News; The Los Angeles Times; 4 Columns; Hyperallergic; Salon; The Brooklyn Rail; The Art Newspaper; Canvas Magazine; The New Art Examiner; Native American Art Magazine; Southwest Contemporary; Vogue; The New York Times; The New Yorker; The Economist; Artforum; The Chicago Reader; Art in America; MOMUS; Spike; Image Magazine; Texte Zur Kunst; The New Republic; The Nation; Los Angeles Review of Books; Detroit Metro Times; Reverse Shot; Jacobin; The Hopkins Review; The Guardian; Public Broadcasting System; Esquire; The Village Voice.

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Mostre che aprono

Al National Mall di Washington DC un nuovo progetto di arte pubblica porterà monumenti alternativi di Derrick Adams, Wendy Red Star, Vanessa German e altri nel parco nazionale più visitato degli Stati Uniti. Saranno esposte per un mese, dal 18 agosto al 18 settembre, sei installazioni che si interrogano sulla memoria pubblica, i documenti storici e il ruolo degli spazi civici. lungo i due chilometri del Mall. A un’estremità, vicino alla vivace fermata della metropolitana Smithsonian, «Let Freedom Ring» (2023) di Paul Ramírez Jonas, un campanile ad arco che i visitatori possono suonare. Dall’altra parte, presso il Lincoln Memorial Plaza, una statua del famoso contralto «Marian Anderson» di Vanessa German. Sparsi in mezzo un memoriale alla crisi dell’Aids di Ashon T. Crawley; un monumento ai capi nazione Apsáalooke di Wendy Red Star; un parco giochi interattivo di Derrick Adams che riflette sulla desegregazione; e una mappa di grandi dimensioni di Tiffany Chung che onora i viaggi degli immigrati del sud-est asiatico, accanto al Vietnam Veterans Memorial.

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Mostre aperte - Thomas J Price

Una scultura dell’artista britannico Thomas J Price, che ha acceso un dibattito su razza e immigrazione nei Paesi Bassi, è esposta al Victoria and Albert Museum (V&A) di Londra. È un’altra versione del pezzo «Moments Contained» (2022), raffigurante una donna di colore in piedi con le mani in tasca mostrata a di giugno sul piazzale della stazione di Rotterdam Centraal. È una delle otto opere di Price sparse nel cortile di Exhibition Road del V&A e nelle Gallerie Dorothy e Michael Hintze fino al 27 maggio 2024, tra i lavori esposti «Lay It Down (On The Edge of Beauty)» (2018), una testa scolpita a grandezza naturale di una donna realizzata in bronzo lucido.

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Mostre aperte - Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus

«Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus» è l’ampia mostra con reperti e statue, nei sotterranei del Colosseo a Roma fino al 7 gennaio. Si segue il percorso che in età romana collegava l’Arena con le palestre dei gladiatori. Oltre all’esposizione dei reperti è visibile un’installazione multimediale permanente che recupera e valorizza il criptoportico orientale del Colosseo con le famose e poco note palestre realizzate dall’imperatore Domiziano. Straordinarie le armature complete dei gladiatori e gli elmi originari provenienti dal Museo Archeologico di Napoli e dal Museo Archeologico di Aquileia in Friuli.

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Addii - Marc Augé

È scomparso a 87 anni Marc Augé, grande antropologo, scrittore e filosofo francese, a lungo compagno di viaggio del festivalfilosovia. Celebre per il concetto e neologismo del nonluogo, dall’omonimo libro del 1993 Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità, che ha profondamente influenzato l’estetica dell’arte e della fotografia fino ai giorni nostri. Augé si era inoltre interrogato a lungo sulla funzione dell’arte. Eraconvinto che il suo fine non fosse esclusivamente estetico: non la sola bellezza, ma il sublime, per aiutare l’uomo a comprendere la complessità del reale.

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Addii - Giorgio Di Genova

Questa mattina presto è scomparso lo storico dell’arte Giorgio Di Genova. Nato il 23 ottobre 1933, a Roma, nel quartiere di Testaccio, è autore della monumentale Storia dell’arte italiana del ’900 per generazioni, edita da Bora. Acuto indagatore delle dinamiche psicologiche e antropologiche della creazione artistica, ha curato numerose mostre, ha redatto molte monografie, ha lavorato per la Biennnale di Veneziae e la Quadriennale di Roma, è stato docente dell'Accademia di Belle Arti di Catania, Roma e Napoli, ha fondato la rivista «Terzo Occhio» e ha collaborato per «Il Giornale dell’Arte».

Redazione, 25 luglio 2023 | © Riproduzione riservata