Giorno per giorno nell’arte | 20 settembre 2023

Terzo processo per evasione fiscale per Guy Wildenstein in Francia • Dal cantiere del Foro Italico tornano alla luce i resti di una villa romana • Il Louvre restaura «La liberté guidant le peuple» di Delacroix • Reperti egizi in trasferta nel 2024 dal British Museum a Melbourne per una mostra • Nella lista Unesco un nuovo sito italiano della Regione Emilia-Romagna • La giornata in 11 notizie

Il fossile di Camptosauro in vendita da Drouot il 20 ottobre
Redazione |

Terzo processo per evasione fiscale per Guy Wildenstein in Francia
Guy Wildenstein, capo di una dinastia internazionale di mercanti d’arte, è comparso il 18 settembre in tribunale a Parigi per essere processato per la terza volta da quando, nel 2016, un pubblico ministero lo ha accusato di aver messo in atto «la più lunga e sofisticata evasione fiscale» della storia moderna della Francia. Il processo stabilirà una volta per tutte se Wildenstein e i suoi coimputati (tra cui due avvocati, suo nipote e una ex cognata) sono colpevoli di riciclaggio di denaro ed evasione fiscale e se dovranno pagare quasi un miliardo di dollari di tasse arretrate e multe. Il tribunale emetterà una sentenza all’inizio di ottobre. [Redazione]

Dal cantiere del Foro Italico tornano alla luce i resti di una villa che dalle pendici di Monte Mario si estendeva fino al fiume Tevere

Riemergono i reperti nel punto dove c’erano i giardini della villa, nel cantiere di via dei Gladiatori, nel corso di un intervento per risistemare il collettore fognario. La residenza è stata abitata dall’età repubblicana: gli esperti ipotizzano che nel II secolo d.C. siano stati già eseguiti lavori di ristrutturazione con la costruzione di un portico sul fiume. Nel corso dello scavo sono emersi reperti appartenenti a un periodo precedente: frammenti di buccheri del VI secolo a.C., marmi colorati e strumenti d’uso quotidiano. [Tina Lepri]

Il Louvre restaura «La liberté guidant le peuple» di Delacroix. Il quadro tornerà visibile nella primavera 2024
«La liberté guidant le peuple», il celebre dipinto di Eugène Delacroix, è stato rimosso dal Museo del Louvre per un restauro che durerà fino alla primavera 2024. Raffigurante una donna a seno nudo sulle barricate di Parigi, con la bandiera bianca, rossa e blu, l’opera venne realizzata da Delacroix (1798-1863) nel 1830, anno del crollo di re Carlo X e dell’avvento al trono di Luigi Filippo. L’olio su tela, che misura 325x260 cm, è tra i dipinti più rappresentativi del museo parigino. Dal 2015, sono oltre 200 le opere fatte restaurare dal Louvre, tra cui «La Belle Ferronnière» di Leonardo da Vinci. [Le Figaro]

Reperti egizi in trasferta nel 2024 dal British Museum alla National Gallery of Victoria di Melbourne
Il maggior prestito internazionale di antichi manufatti egizi dalle collezioni del British Museum arriverà a Melbourne il prossimo anno. Nel bel mezzo della crisi del British (a seguito del furto su larga scala di oggetti dalle sue collezioni), la National Gallery of Victoria di Melbourne ha annunciato oggi la mostra «Pharaoh», prevista dal 14 giugno al 16 ottobre 2024, che «celebrerà 3mila anni di arte e cultura egizia antica». Pharaoh presenterà più di 500 oggetti provenienti dal British Museum, tra cui sculture monumentali, architetture di tombe e templi, bare e oggetti funerari, oltre ad antichi gioielli egizi. «Spaziando dalla I Dinastia (circa 3000 a.C.) al periodo romano (IV secolo d.C.), «Pharaoh» esplorerà le vite, i miti e le storie dei successivi governanti dell’Antico Egitto attraverso esempi di arte e architettura», si legge in un comunicato del museo australiano. [Elizabeth Fortescue]

Nella lista Unesco un nuovo sito italiano della Regione Emilia-Romagna: «Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino settentrionale»
Il Comitato Internazionale Unesco riunito a Riad ha inserito nella lista Unesco un nuovo sito italiano della Regione Emilia-Romagna, denominato «Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino settentrionale». Riguarda sette aree nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna. Si tratta di 7 grotte carsiche tra le quali quella «epigenica» più lunga del mondo: 11 km e quella  più profonda (265 metri), che contiene la più grande sorgente salata d’Europa. Quattro delle grotte Unesco sono visitabili: la «Spipola» (gessi bolognesi), la «Tanaccia», la «Re Tiberio» e la «Onferno». Salgono così a 16 i siti Unesco in Emilia-Romagna. [Tina Lepri]

Il programma della VI edizione di Officina della Scultura
La Sesta Edizione di Officina della Scultura, promossa dalla Fondazione Piero Cattaneo, è un'operazione di divulgazione della cultura scultorea e della sua evoluzione che coinvolge sei atelier di artisti, la Galleria dell’Incisione di Brescia con una mostra, la Collezione Privata dei Campiani e la collezione della Cantina Ca del Bosco. Il 5 ottobre apre «Lessico famigliare» alla Galleria dell’Incisione di Brescia. La mostra, che indaga il senso dei rapporti umani attraverso il riscontro tra grafica e plastica, tra segno e volume nelle opere di Bergomi, Rivadossi e Scarpella, resta aperta fino al 12 novembre ed è simbolicamente l’inizio di questa edizione della manifestazione dedicata alla scultura. Le visite agli atelier partono da Bergamo: dal 2 all’8 ottobre si apre la Casa Studio di Piero Cattaneo. Si prosegue a Ome dal 9 al 15 ottobre, da Giuseppe Bergomi e dal 16 al 22 ottobre si torna a Bergamo nella casa studio di Gianni Grimaldi, dal 23 al 29 ottobre ci si rivolge a Viveka Assembergs e dal 6 al 12 novembre, dopo la pausa in occasione del ponte di Ognissanti, si aprono gli spazi di Domenico Pievani, per terminare il ciclo a Nave (Bs) nell’atelier di Giuseppe Rivadossi. Ogni attività prevista con gli studi d’artista è completata da un percorso didattico con gli istituti scolastici aderenti. A Erbusco, Ca’ del Bosco ospita le visite guidate al Parco della Scultura e alla cantina, aperta esclusivamente per Officina della Scultura, il 7, 14 e 21 ottobre, così come a Cellatica, la Raccolta dei Campiani, accoglie il pubblico prenotato per le visite guidate alla Collezione d’Arte Ambientale privata nei giorni 8, 15 e 22 ottobre. Tutti gli appuntamenti sono su prenotazione. [Redazione]

Giquello mette in vendita il 20 ottobre a Parigi da Drouot «Barry», il fossile di un Camptosauro. Stime: 800mila-1,2 milioni
La casa d’aste Giquello e l’esperto Iacopo Briano hanno annunciato l’asta di un fossile, prevista per il 20 ottobre all’Hôtel Drouot a Parigi. «Barry», così è stato ribattezzato, sarà l’unico lotto della vendita e appare per la prima volta in un’asta pubblica. È un fossile di Camptosauro, un animale risalente al Giurassico Superiore, quindi databile intorno a 150-145 milioni di anni fa, ed è stato ritrovato intorno all’anno 2000 nella Crook County del Wyoming, negli Stati Uniti. Misura circa 2 metri d’altezza per 5 metri di lunghezza. Le stime del reperto sono comprese tra 800mila e 1,2 milioni di euro. Tra le precedenti vendite di fossili da Drouot figurano quella di «Big Sara», un Allosauro, nel 2020, a 3.067.400 euro; quella di «Big John», un Triceratopo, nel 2021, a 6.651.100 euro; e quella di «Zephyr», un altro Camptosaurus, nel 2022, a 673.240 euro. [Redazione]

A Giulio Bensasson il Talent Prize 2023
È Giulio Bensasson, romano, classe 1990, con l’opera «Come funghi», il vincitore del Talent Prize 2023, sedicesima edizione del concorso di arti visive che dal 2008 si propone di dare sostegno ai giovani artisti, promosso da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale. Tutti i finalisti di questa edizione saranno esposti nella mostra al Mattatoio di Roma in programma dal 26 ottobre al 19 novembre, in apertura delle celebrazioni per i vent'anni di Inside Art. [Ansa]

L’artista danese che «aveva preso i soldi ed era scappato» deve restituire il maltolto al museo
Un tribunale di Copenaghen ha ordinato a un artista danese, Jens Haaning, di rimborsare al Kunsten Museum of Modern Art quasi 72mila dollari dopo aver consegnato due cornici vuote al posto di un’opera d’arte commissionata nel 2021, sostenendo che le cornici costituivano una nuova opera concettuale, provocatoriamente intitolata «Take the money and run», «Prendi i soldi e scappa». Il museo aveva prestato all’artista 534mila corone (corrispondenti a 84mila dollari) per ricreare una scultura del 2007, sotto forma di banconote, intitolata «An Average Danish Annual Income», che rappresentava lo stipendio utilizzando banconote in corone affisse su una tela. Il museo danese aveva utilizzato il denaro delle sue riserve per commissionare l’opera ad Haaning, e solo quando le opere sono state disimballate il personale si è accorto che erano state inviate due cornici vuote. L’ente danese aveva anche esposto le opere nella mostra a cui erano destinate, ma quando l’artista si è rifiutato di restituire il denaro preso in prestito dopo la rimozione della mostra, come previsto dal contratto, il museo ha deciso di intraprendere un’azione legale. Dopo una lunga battaglia, il 18 settembre il tribunale ha stabilito che Haaning deve restituire al museo l’equivalente di 71mila dollari, la somma che gli era stata data meno il compenso dell’artista e il costo dell’allestimento, entro due settimane. [Redazione]

Un incontro con Giuliano Amato e Mario Abis su «Arte e cultura nella Costituzione»
La Fondazione Luigi Rovati tiene il 21 settembre a Milano, nella sua sede di corso Venezia 52, una conversazione di Giuliano Amato, presidente emerito della Corte Costituzionale, con Mario Abis, professore di Statistica e Ricerche dell’Università Iulm di Milano, con l’introduzione di Giovanna Forlanelli, presidente della Fondazione, sul tema «Arte e cultura nella Costituzione. Un valore che dura». Argomento cardine dell’incontro è l’attualità dell’articolo 9 della Costituzione con le sue riconosciute implicazioni nell’ambito della cultura, a partire dall’arte, e con la sua prerogativa di attribuire valore alla cultura come fattore di crescita e coesione sociale. [Redazione]

Una «Smarter Italy» per la valorizzazione delle comunità territoriali
Si chiama «Smarter Italy» il programma di valorizzazione e sviluppo delle comunità territoriali con appalti innovativi,  10 milioni, promosso dal Ministero per le imprese e il Made in Italy, dal Ministero dell’Università e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Oggi 20 settembre viene presentato l’appalto: il bando è cofinanziato dal Programma Operativo Complementare (Poc) Ricerca e innovazione 2014-20. Il programma verrà attuato dall’Agenzia per l’Italia Digitale AglD ed è rivolto a piccole città e borghi definiti «del futuro», con almeno 3mila abitanti, e cittadine con meno di 60mila abitanti. [Tina Lepri]

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